Gaza, Trump elude Congresso e dona "con urgenza" a Israele $4mld in armi, senatore Sanders: "Munizioni utili a uccidere decine di migliaia di civili"

Altri 4 miliardi di dollari in armi e munizioni destinati alle tasche del governo israeliano. Il 1° marzo, dall'amministrazione del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump è arrivata l'ennesima mossa di complicità nel genocidio che da oltre 15 mesi sta devastando la Striscia di Gaza.

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Dalle affermazioni di negazionismo al genocidio di Netanyahu, alle serene ammissioni di complicità del tycoon: "Abbiamo dato migliori bombe a Israele, e le hanno usate proprio bene". In questo video di 8 minuti firmato dal profilo @blunts4jesus_ i due anni di bombardamenti e sangue palestinese sono scanditi da musiche forti, emozionali. Che commuovono, ma che destabilizzano davanti al disvelamento di progetti segreti dalla portata storica

Gaza, Trump elude Congresso e dona "con urgenza" a Israele $4mld in armi, senatore Sanders: "Munizioni utili a uccidere decine di migliaia di civili"

Aggirando totalmente il Congresso, il segretario di Stato Marco Rubio ha dunque firmato "con urgenza" una dichiarazione "di emergenza" per velocizzare i tempi di invio di circa 4 miliardi di dollari di armi da dare ad Israele per continuare la sua operazione genocida contro il popolo palestinese. L'invio di denaro è stato dunque sottoposto ad un iter di accelerazione che ha sostanzialmente permesso di saltare a piè pari i tradizionali passaggi, che cioè prevederebbero che il Dipartimento di Stato notifichi al Congresso, in via preliminare, una proposta di vendita militare straniera. Il ricorso alle autorità di emergenza ha permesso così a Rubio e a Trump di aggirare questo processo, rinunciando ai requisiti di revisione previsti ai sensi della sezione 36b dell'Arms Export Control Act. Una mossa che già si era registrata lo scorso febbraio con le stesse modalità: la vendita accelerata di oltre 7 miliardi di dollari a Tel Aviv in munizioni e attrezzature correlate. Dall'inizio dell'anno, con le ulteriori spese fissate per giugno relative alla vendita di armamenti per un altro mezzo miliardo di dollari, gli Stati Uniti risultano aver approvato ormai 12 miliardi di "aiuti", confermandosi come il primo più importante finanziatore del conflitto genocida portato avanti da Netanyahu contro Gaza.

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Senza il continuo appoggio e foraggiamento economico da parte di Washington, Israele non sarebbe mai stata in grado di condurre - e di fatto portare quasi a termine - il genocidio a Gaza. Né i bombardamenti contro Iran e Yemen

È così dunque che la supervisione sulla vendita e l'assistenza militare sta gradualmente cedendo: attraverso mosse strategiche di aggiramento dei controlli, nonché contromosse trumpiane a molte delle decisioni che già aveva preso la precedente amministrazione Biden. Il tycoon, invertendo la pausa voluta dal suo predecessore, ha ripristinato la consegna di altre bombe MK-84 da 2000 libbre. Non solo: a quanto emerso, Trump avrebbe anche revocato il National Security Memorandum 20 (introdotto sempre da Biden) attraverso cui le Nazioni straniere che importano armi Usa sono tenute a certificare l'uso che ne faranno in piena conformità col diritto internazionale. Anche Biden non si è mostrato meno generoso di Trump, definendo la (dubbia) conformità di Israele al National Security Memorandum 20. Ma i giochi politici di Trump vanno ben oltre ogni aspettativa bellica.

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Importante voce fuori dal coro è stata quella del senatore per lo Stato del Vermont Bernie (Bernard) Sanders che oltre ad aver introdotto risoluzioni di disapprovazione per il blocco dell'export militare, ha denunciato apertamente la complicità americana nel genocidio in corso. Tali munizioni, ha detto, "sono direttamente implicate in decine di migliaia di morti civili” e “violerebbero chiaramente i criteri stabiliti nel Foreign Assistance Act del 1961 e nel Arms Export Control Act". Nonostante tutto, le risposte contrastive alle scorciatoie trumpiane non sono state sufficientemente sonore. E nell'apatia generale, gli Stati Uniti continuano silenziosamente a rendere possibile l'uccisione indiscriminata di palestinesi innocenti.

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La candidata alle elezioni Usa: "Segretario di Stato, Anthony Blinken, inoltre ha deliberatamente nascosto informazioni vitali sul disastro umanitario che Israele ha creato bloccando gli aiuti alla popolazione di Gaza per mantenere il flusso di denaro e armi dagli Stati Uniti a pieno regime”

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Finché c’è guerra e scorre il sangue il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu resta al potere, anche con il sostegno americano e occidentale