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Venezuela, Trump ammette: "Ho autorizzato la Cia a operare", il Nyt: "Tycoon ha dato ok ad agire contro Maduro per rimuoverlo"

Trump conferma missioni segrete della CIA in Venezuela: “Non escludo attacchi di terra”. Il New York Times: obiettivo rimuovere Maduro

16 Ottobre 2025

Trump, Maduro

Trump, Maduro, fonte: Wikipedia

Il presidente Donald Trump, in una conferenza stampa, ha ammesso che ha autorizzato la Cia a operare segretamente in Venezuela, alludendo a una guerra al narcotraffico non più solo marittima, ma anche via terra. Il New York Times ha lanciato un'indiscrezione: "L'intelligence americana ha come obiettivo finale quello di agire contro il presidente venezuelano Nicolas Maduro per rimuoverlo e sostituirlo con una figura gradita a Trump".

Venezuela, Trump ammette: "Ho autorizzato la Cia a operare", il Nyt: "Tycoon ha dato ok ad agire contro Maduro per rimuoverlo"

Un annuncio senza precedenti riaccende la tensione tra Washington e Caracas. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di aver autorizzato la Cia a condurre operazioni segrete in Venezuela, confermando quanto rivelato dal New York Times, secondo cui le attività dell’intelligence americana avrebbero come obiettivo finale la rimozione dal potere del presidente Nicolás Maduro.

Si tratta di una delle più rare ammissioni pubbliche riguardo alle operazioni della Cia da parte di un leader statunitense in carica, e rappresenta una chiara escalation politica e militare nei confronti del regime di Caracas.

Dallo Studio Ovale, Trump ha spiegato di aver dato il via libera “per due ragioni: il Venezuela ha svuotato le sue prigioni e abbiamo troppa droga che arriva via mare”. Il presidente ha inoltre aggiunto che l’amministrazione “sta valutando la terra”, lasciando intendere la possibilità di attacchi terrestri nel Paese sudamericano. Ha però evitato di confermare se la Cia abbia l’autorità di “neutralizzare” Maduro, definendo la domanda “ridicola”.

Nelle ultime settimane, l’esercito statunitense ha condotto cinque attacchi letali nei Caraibi contro presunte imbarcazioni di narcotrafficanti, distruggendo quattro barche provenienti dal Venezuela e causando 27 morti. Caracas parla di “uccisioni illegittime” e di “atto di guerra contro uno Stato sovrano”.

La risposta di Maduro è stata immediata e durissima. Durante una trasmissione televisiva, il presidente venezuelano ha invocato “pace e rispetto per il popolo degli Stati Uniti” e denunciato “decenni di golpe e destabilizzazioni” orchestrati dalla Cia. “L’America Latina non vuole più interventi stranieri” ha dichiarato, annunciando azioni legali internazionali contro Washington.

Il ministro degli Esteri Yván Gil ha definito le parole di Trump “una violazione gravissima del diritto internazionale” e ha annunciato che il Venezuela porterà la questione al Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

Anche il presidente colombiano Gustavo Petro ha espresso preoccupazione, avvertendo che l’escalation americana “rischia di innescare un conflitto regionale di proporzioni imprevedibili”.

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