18 Settembre 2025
Calin Georgescu (Fonte: Facebook, @Calin Georgescu)
È stato rinviato a giudizio con l'accusa di tentato colpo di Stato Călin Georgescu, l'ex candidato alle Presidenziali in Romania che, secondo le autorità, avrebbe pianificato proteste e disordini a Bucarest dopo l'annullamento del primo turno di elezioni del 2024. Insieme a lui saranno processate altre 21 persone incluso Horatiu Potra, il mercenario romeno attualmente in fuga.
Martedì 16 settembre, la procura romena ha infine annunciato l'incriminazione dell'ex candidato di estrema destra Georgescu con un'accusa gravosa: "attentato all'ordine costituzionale". In particolare, il 63enne è stato accusato di "complicità in un tentativo di commettere atti contro l'ordine costituzionale e di diffusione di false informazioni" riporta il comunicato della procura. A quanto si apprende dalla ricostruzione della procura, Georgescu avrebbe partecipato ad una riunione segreta nel dicembre 2024 in una scuderia proprio col mercenario franco-romeno Horatiu Potra con l'obiettivo di discutere di un piano per trasformare le manifestazioni in una rivolta antigovernativa. Il 6 di quello stesso mese infatti la Corte Costituzionale della Romania aveva annullato le elezioni presidenziali parlando di sospette interferenze russe a suo favore. Al primo turno, Georgescu (filorusso) era riuscito a scalare la piramide politica attestandosi con quasi il 23% dei voti. Con l'annullamento, gli era stato vietato ricandidarsi e ciò aveva generato ondate di proteste. Secondo il Procuratore Generale infatti, la prima tornata elettorale annullata fu "Il risultato di una guerra ibrida orchestrata dalla Russia".
In seno al tentato golpe, le forze di polizia avevano svolto perquisizioni in diverse località sequestrando armi, oro e contanti ritenuti parte dei preparativi per l'attuazione del colpo di Stato. Oltre a ciò, altre 21 persone erano state fermate e presunti legami con l'intelligence straniera erano stati denunciati dagli investigatori. Horațiu Potra avrebbe, secondo i pubblici ministeri, organizzato un gruppo paramilitare a seguito dell'incontro con Georgescu quel dicembre 2024. Potra, inizialmente arrestato, era stato rilasciato a condizione che facesse rapporto alla polizia ma era successivamente fuggito dal Paese con l'obiettivo di trovare asilo in Russia. Se il processo a carico di Georgescu dovesse ritenerlo definitivamente colpevole, "l'ex candidato potrebbe rischiare fino a 20 anni di carcere" ha detto l'ex Procuratore generale della Romania Augustin Lazăr. La data del processo non è stata ancora fissata, ma potrebbe aprirsi agli inizi del 2026.
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