18 Settembre 2025
Stupro (Fonte twitter @Rosa_dEss)
Francisco Manuel L. A., allenatore di calcio femminile di 65 anni, è stato condannato dal Tribunale di Huelva a 59 anni di carcere con l'accusa di aggressione e violenza sessuale ai danni di 21 ragazza minorenni. L'uomo ha commesso ben 31 reati nel corso di 5 anni, tra il 2017 e il 2022: in particolare, 10 aggressioni sessuali, 20 ripetuti abusi sessuali e un reato di molestie sulle ragazze che lui allenava, di età inferiore e superiore ai 16 anni.
L'uomo, a quanto si apprende dalla sentenza approvata e pubblicata mercoledì 17 settembre, era membro del club femminile Amigos 80 da almeno 30 anni, dove ricopriva il ruolo di direttore e segretario. Non solo: lavorava anche come tecnico di installazioni presso l'Università di Huelva. Dettagliati sono gli episodi di violenza ricostruiti dal Tribunale di Huelva da cui emerge la sistematicità con cui l'allenatore compì le violenze almeno fino al 2023, anno del suo arresto. "Baci sul collo e sul viso e schiaffi sul sedere durante gli allenamenti e le partite (...) l'imputato è andato in bagno ed è riuscito a vederla in biancheria intima, ha iniziato a baciarla sul collo, abbracciarla e toccarle il seno e il sedere. (...) ha strofinato i genitali contro la minorenne (...) pizzicandole il sedere, mettendole una mano sulle gambe, salendo con l'intenzione di toccarle i genitali e infilandole una mano sotto la maglietta per tirare la spallina del reggiseno" recita la sentenza. In alcune circostanze, l'accusato aveva addotto il pretesto di curare dei presunti infortuni delle giocatrici, scusa che gli permetteva di fornire alle vittime biancheria intima che avrebbero dovuto mettersi davanti a lui. A quanto emerge, gli abusi sarebbero stati commessi in un "deposito utilizzato per custodire l'attrezzatura sportiva" ma l'uomo si sarebbe anche, in alcune occasioni, reso disponibile a pagare una camera d'albergo durante le trasferte purché le minorenni avessero condiviso con lui la stanza. Una spirale di violenza psico-fisica proseguita anche con messaggi e chiamate e che si è interrotta quando una delle famiglie coinvolte ha denunciato a fine 2022. Le minorenni, afferma la sentenza, sono state colpite da deterioramento psico-fisico "in quasi tutti gli ambiti della loro vita".
L'uomo, presso la cui casa gli investigatori hanno trovato almeno 27 paia di biancheria intima, è stato ora condannato a 59 anni di carcere sebbene inizialmente la Procura ne avesse chiesti 147. Tuttavia, l'allenatore sconterà al massimo 13 anni di carcere avendo già trascorso oltre due anni in custodia cautelare: "La pena effettiva massima - prosegue la sentenza - non può superare il triplo del tempo per il quale viene inflitta la pena più grave (...) di tre anni e 27 mesi". L'uomo è tenuto anche al pagamento di oltre 64 mila euro di risarcimento.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia