17 Settembre 2025
TikTok vendita Oracle Fonte: MediaPost
Donald Trump ha deciso di prorogare la sospensione del blocco di TikTok negli Stati Uniti fino al 16 dicembre. Una scelta che concede ulteriore tempo per la definizione dell’accordo volto a trasferire le attività del social network da ByteDance, la società cinese proprietaria, a un consorzio di investitori americani. Al centro dell’operazione, Oracle in qualità di partner strategico. L’estensione giunge a ridosso di un’intesa di massima tra Washington e Pechino che dovrebbe essere formalizzata venerdì 19 settembre in una telefonata tra Trump e il leader cinese Xi Jinping.
Il piano prevede che le attività statunitensi dell’app di video-sharing passino sotto il controllo di una nuova entità: l’80% sarà nelle mani di investitori americani – tra cui Oracle, Silver Lake e Andreessen Horowitz – mentre il restante 20% rimarrà a soci cinesi. A rafforzare la governance, un consiglio di amministrazione a prevalenza statunitense con un membro designato direttamente dal governo Usa.
La vicenda affonda le radici nella prima amministrazione Trump, quando già nel 2020 il presidente tentò di imporre la vendita di TikTok per ragioni di sicurezza nazionale. Al centro delle preoccupazioni vi è il rischio di accesso ai dati degli utenti americani da parte di Pechino e l’eventuale manipolazione dell’algoritmo per influenzare l’opinione pubblica.
Quella annunciata è la quarta proroga concessa dall’amministrazione Trump da gennaio, dopo l’approvazione bipartisan della legge Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act. Il provvedimento obbliga ByteDance a cedere TikTok entro una scadenza precisa, pena un bando totale negli Usa. Washington teme infatti che i dati dei 170 milioni di utenti americani possano finire sotto il controllo delle autorità cinesi. ByteDance, valutata oltre 200 miliardi, ha sempre negato tale rischio: “non ha mai ricevuto richieste di accesso ai dati dalle autorità cinesi”, ha ribadito più volte.
Le ultime indiscrezioni confermano che ByteDance manterrebbe comunque una quota minoritaria, con Oracle pronta a diventare garante della gestione dei dati. L’obiettivo è salvaguardare la presenza di TikTok sul mercato americano, pur garantendo il controllo nazionale sull’algoritmo e sulla sicurezza informatica. Oracle, colosso del software e dei servizi cloud, si candiderebbe così a supervisore dei dati e custode della conformità con le norme statunitensi.
“Siamo vicini a un’intesa che proteggerà sia la sicurezza che l’innovazione”, ha dichiarato Trump in un post su Truth Social, definendo TikTok uno “strumento essenziale per i giovani elettori”. Più cauta la replica del gruppo cinese: “Questioni chiave restano da risolvere, ma apprezziamo il tempo concesso per un accordo equo”.
Il nodo principale resta l’algoritmo, considerato da Pechino un asset strategico e da Washington un potenziale veicolo di propaganda. Intanto, per i milioni di utenti americani la proroga significa poter continuare a utilizzare l’app che ha rivoluzionato la comunicazione digitale, offrendo visibilità e opportunità economiche a creator e piccole imprese. Le prossime settimane saranno decisive per sciogliere i nodi finanziari e tecnici dell’intesa, che segnerà il futuro di TikTok negli Stati Uniti.
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