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Elon Musk invita l'Irlanda a lasciare l'UE e attacca: "Tutti i paesi dovrebbero farlo, sta distruggendo la democrazia in Europa"

02 Agosto 2025

Musk

Musk, fonte: imagoeconomica

Secondo quanto riportato sul suo profilo X (ex Twitter), l’imprenditore americano Elon Musk ha invitato l’Irlanda – e più in generale tutti i Paesi membri – a uscire dall’Unione Europea.

«L’Irlanda dovrebbe lasciare l’UE. In realtà, dovrebbero farlo tutti i Paesi. L’Unione sta distruggendo la democrazia in Europa», ha scritto Musk, intervenendo nel dibattito scaturito da un procedimento legale legato al diritto all’alloggio per i richiedenti asilo.

Elon Musk invita l'Irlanda a lasciare l'UE e attacca: "Tutti i paesi dovrebbero farlo, sta distruggendo la democrazia in Europa"

Il caso in questione riguarda due uomini, provenienti rispettivamente da Afghanistan e India, che si sono ritrovati senza una sistemazione dopo aver chiesto asilo in Irlanda. La questione è arrivata fino all’Alta Corte dell’Unione Europea, che ha stabilito come il mancato accesso a un alloggio per chi chiede protezione violi il diritto fondamentale alla dignità umana.

L’Irlanda ha contestato la sentenza, appellandosi alla Corte d’Appello dell’UE. Lo scorso 30 luglio, la Corte ha riconosciuto che i richiedenti asilo senza alloggio versano in una condizione di grave deprivazione materiale, ma ha precisato che non vi erano elementi sufficienti per ritenere violata la dignità umana in modo incompatibile con i principi fondamentali dell’Unione.

Il procedimento è ora stato rinviato alla Corte di giustizia dell’UE (CGUE) per una definitiva interpretazione del diritto europeo. Il 1° agosto, la CGUE ha emesso una sentenza significativa: nessun governo può giustificare il mancato accesso all’alloggio per i richiedenti asilo, nemmeno in caso di esaurimento temporaneo delle strutture, dovuto a un improvviso o massiccio afflusso di cittadini stranieri in cerca di protezione internazionale o temporanea.

La Corte ha ribadito che le difficoltà logistiche o organizzative non sollevano gli Stati membri dalle loro responsabilità legali in materia di accoglienza.

Il caso tornerà quindi all’Alta Corte irlandese, che dovrà emettere un verdetto finale sulla base dell’interpretazione vincolante fornita dal tribunale europeo.

Alla data del 30 luglio, erano 942 gli uomini in attesa di un’offerta di alloggio in Irlanda come richiedenti asilo.

Nel frattempo, la questione migratoria resta centrale nel dibattito europeo. Dall’inizio della guerra su vasta scala tra Russia e Ucraina, la direttiva UE sulla protezione temporanea ha permesso l’ingresso e la permanenza di circa 4,3 milioni di cittadini ucraini in Europa. Tuttavia, con l’eventualità di un cessate il fuoco, lo status giuridico di molti di loro resta incerto, anche perché l’UE non ha ancora definito una strategia per il lungo termine.

Secondo l’esperto Andrii Haidutskyi, intervistato da RBC-Ucraina, alcuni Stati europei sarebbero intenzionati a trattenere gli ucraini sul proprio territorio anche dopo la fine del conflitto.

Nel contesto di questo scenario in evoluzione, anche l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha recentemente invitato l’Europa a limitare drasticamente la migrazione, avvertendo che, senza un intervento deciso, «l’Europa non esisterà più».

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