13 Giugno 2025
Attacco Israele a Iran, oltre 400 feriti e 120 morti tra cui 7 vertici iraniani: da Bagheri, a Salami, ad Abbasi, colpito anche sito nucleare Fordow Fonte: X @ardavank
L’attacco di Israele sull’ Iran ha provocato oltre 400 feriti tra i residenti e 120 morti. Tra le vittime presenti anche 7 vertici di stato: Mohammad Bagheri, Hossein Salami, Gholam Ali Rashid, Mohammad Ali Jafari, Mohammad Mehdi Tehranchi, Fereydoon Abbasi ed Esmail Qaani. Nel frattempo, Israele ha continuato ad attaccare il regime islamico, colpendo anche Fordow, il sito nucleare più fortificato del Paese.
Tra gli oltre 400 feriti e i 120 morti, figura Mohammad Bagheri, Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate della Repubblica Islamica dell'Iran dal 2016, subentrato a Hassan Firouzabadi. Figura chiave della difesa nazionale, era considerato la più alta autorità militare del Paese.
Morto anche Hossein Salami, comandante del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), nominato nel 2019. Salami aveva preso parte alla guerra contro l’Iraq sin dal 1980 e aveva ricoperto ruoli di rilievo all’interno dell’apparato militare, fino alla guida assoluta dell’IRGC.
Tra i bersagli eliminati anche Gholam Ali Rashid, maggiore generale e comandante del quartier generale centrale Khatam al-Anbiya. È stato una figura centrale nello sviluppo dei siti per l’arricchimento dell’uranio e ha ricoperto incarichi di alto livello anche durante la guerra Iran-Iraq.
È morto inoltre Mohammad Ali Jafari, comandante dell’IRGC dal 2007 al 2019. Durante il suo comando, l’IRGC ha svolto un ruolo cruciale nei conflitti in Siria e Iraq, sostenendo Bashar al-Assad e le milizie sciite nella lotta contro lo Stato Islamico.
Tra le vittime figura anche Mohammad Mehdi Tehranchi, fisico teorico, accademico e presidente dell’Università Islamica Azad. Ha diretto varie università iraniane e ha ricoperto ruoli di primo piano nel campo della ricerca e della formazione scientifica.
Ucciso inoltre Fereydoon Abbasi, 67 anni, ex capo dell’Organizzazione per l’Energia Atomica dell’Iran tra il 2011 e il 2013. Sopravvissuto a un attentato nel 2010, era stato coinvolto nei programmi di estrazione dell’uranio ed era membro del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie.
Infine, confermata la morte di Esmail Qaani, capo della Forza Quds, subentrato al generale Qasem Soleimani dopo il suo assassinio nel 2020. Qaani era stato designato direttamente dalla Guida Suprema Ali Khamenei per guidare le operazioni esterne dell’Iran, tra cui quelle in Libano, Siria, Iraq e Yemen.
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