13 Giugno 2025
Israele ha attaccato l'Iran. Questa notte oltre 200 aerei dell'Idf hanno bombardato diversi siti nucleari e militari iraniani, causando almeno 6 morti e 50 feriti e distruggendo infrastrutture importanti per il programma nucleare di Teheran. Come anticipato ieri da Il Giornale d'Italia, Israele ha attuato il piano preparato nel 2009 tramite l'operazione "Rising Lion", dando seguito alla volontà di attuare "la completa eliminazione dell'uranio iraniano".
Le bombe dell'Idf hanno colpito i siti nucleari e militari. In particolare, secondo quanto dichiarato dal premier Benjamin Netanyahu, Israele voleva "colpire il loro programma di missili balistici", mirando "agli scienziati nucleari". Almeno due scienziati sono morti nei raid israeliani. Ad essere colpito è stato in particolare il centro di arricchimento dell'Uranio di Natanz, il cuore del programma nucleare iraniano. Come anticipato dal GdI, sarebbero state usate bombe "bunker busting", in quanto le centrifughe situate nel centro sono a una profondità di circa 40-50 metri sotto terra.
Oltre a Natanz e Teheran, sono finite sotto attacco la città di Tabriz, nel nord ovest e sede di importanti raffinerie; le città di Isfahan e Arak a sud della capitale e la città di Kermanshah, a ovest di Teheran.
Il capo di Stato Maggiore Mohammed Bagheri e la guida dei Pasdaran Hossein Salami sono morti nei raid dell'Idf. Negli attacchi sarebbero stati uccisi anche donne e bambini, in seguito all'esplosione di alcuni edifici residenziali a Teheran.
Teheran ha risposto all'attacco. Oltre 100 droni iraniani sono stati inviati verso Israele, seguiti anche "da alcuni missili", come riferito dal ministro della Difesa israeliano Katz. L'ayatollah Khamenei ha affermato che "Israele riceverà una dura punizione per la sua mano malvagia e sanguinaria". "L'Iran ha il diritto legittimo di rispondere" all'attacco, ha aggiunto la guida.
Il presidente Usa Donald Trump si è prontamente distaccato dall'attacco unilaterale di Tel Avi: "Nessun coinvolgimento negli attacchi"; come più volte affermato, il tycoon spingeva per una soluzione diplomatica con Teheran. Tuttavia il presidente statunitense ha dichiarato di "essere stato informato in anticipo" dei raid dell'Idf, dando l'ordine di evacuazione del personale "non essenziale" delle ambasciate in Iraq, Bahrein e Kuwait.
"Israele ha intrapreso un'azione unilaterale contro l'Iran. Non siamo coinvolti in attacchi contro l'Iran e la nostra massima priorità è proteggere le forze americane nella regione". Lo dichiara in una nota il segretario di Stato Usa Marco Rubio. "Israele ci ha comunicato di ritenere che questa azione fosse necessaria per la sua autodifesa", prosegue. "Il presidente Trump e l'Amministrazione hanno adottato tutte le misure necessarie per proteggere le nostre forze e rimanere in stretto contatto con i nostri partner regionali. Voglio essere chiaro: l'Iran non dovrebbe prendere di mira gli interessi o il personale statunitense", conclude Rubio.
Una mappa dei siti nucleari iraniani. Di particolare rilevanza i siti di Natanz, Isfahan, Bushehr e Arak.
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