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Attacco Israele a Iran, Trump mette le mani avanti: “Sapevo del raid ma non siamo coinvolti, pronti a difendere noi stessi e Tel Aviv”

Gli Usa prendono le distanze. Il presidente Trump dichiara che gli Stati Uniti "non sono coinvolti in nessun modo"

13 Giugno 2025

Insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca: cambierà poco, vincerà comunque l'ordine dominante

Donald Trump

L'attacco israeliano della scorsa notte ai centri nucleari e militari in Iran è un'iniziativa unilaterale dello Stato ebraico. Questo è quello che fa intendere il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che nei minuti successivi al raid ha messo le mani avanti e comunicato di essere al corrente della situazione ma di "non essere coinvolti in nessun modo". Subito dopo, la convocazione di un vertice di governo d'urgenza alla Casa Bianca. 

"Questa notte Israele ha intrapreso un'azione unilaterale contro l'Iran. Non siamo coinvolti in attacchi contro l'Iran e la nostra massima priorità è proteggere le forze americane nella regione": queste le prime parole del Segretario di Stato americano Marco Rubio. Il comunicato prosegue: "Israele ci ha comunicato di ritenere che questa azione è necessaria per la propria autodifesa. Il presidente Trump e l'amministrazione hanno adottato tutte le misure necessarie per proteggere le nostre forze e rimanere in stretto contatto con i nostri partner regionali. Voglio essere chiaro: l'Iran non dovrebbe prendere di mira gli interessi o per il personale statunitense".

Attacco israeliano su Teheran, cosa sapevano gli USA?

Nella giornata di ieri, i colloqui di negoziazione e di pace fra Usa e Iran sono proseguiti, con il tentativo di arrivare a un beneplacito sul nucleare. Gli Stati Uniti, però, erano consapevoli fin da prima dell'inizio del conflitto in Medio Oriente che Israele non volesse dialogare con l'Iran.

Nel corso dell'ultima telefonata tra Trump e Netanyahu, è arrivata una spaccatura. Il tycoon ha chiesto al suo omologo di cessare il massacro a Gaza, in quanto avrebbe potuto anche aiutare anche per l'accordo con l'Iran sul nucleare.

Il Giornale d'Italia aveva già anticipato il piano segreto del 2009 di Israele per colpire i maggiori siti nucleari, petroliferi e petrolchimici iraniani, con l'utilizzo delle bombe "bunker busting", per distruggere le strutture sotterranee. L'intelligence americana non era all'oscuro di ciò e, anzi, temeva che Israele sarebbe andata avanti con il suo programma senza l'accordo degli USA. Trump aveva ammonito: "Preferirei non venisse sganciata nessuna bomba", ma Israele ha deciso comunque di espandere la sua offensiva nel Medioriente, dopo il genocidio a Gaza in corso da un anno.

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