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Harvard licenzia prof Francesca Gino, nel 2023 sospesa e accusata di manipolare dati in ricerche su onestà umana, fece causa per 25mln$

La ricercatrice trentina era stata accusata di aver manipolato dati di alcuni studi di psicologia comportamentale, tra cui quelli di una studio sulla "onestà dei comportamenti umani"

28 Maggio 2025

Harvard licenzia prof Francesca Gino, nel 2023 sospesa e accusata di  manipolare dati in ricerche su onestà umana, fece causa per 25mln$

Fonte: Francescagino.com

Harvard ha deciso di revocare l’incarico accademico a Francesca Gino, 47 anni, originaria di Tione (provincia di Trento), dopo un lungo e controverso caso di falsificazione di dati in studi di psicologia comportamentale, tra cui quelli di una studio sulla "onestà dei comportamenti umani". A darne notizia è stato il quotidiano studentesco The Harvard Crimson, definendo la misura “una sanzione senza precedenti” nella storia recente dell’ateneo.

Harvard licenzia prof Francesca Gino, nel 2023 sospesa e accusata di manipolare dati in ricerche su onestà umana, fece causa per 25mln$

La vicenda esplode nel 2021, quando tre ricercatori – Joseph Simmons, Leif Nelson e Uri Simonsohn (quest’ultimo ex collega della Gino) – sollevano pubblicamente dubbi sulla validità di alcune sue pubblicazioni. Sul blog specializzato Data Colada, gli studiosi sostengono di aver trovato prove di manipolazione dei dati in diversi articoli firmati da Gino nell’arco di dieci anni, compresi studi recenti sull’onestà nei comportamenti umani. Harvard avvia così un’indagine interna, riesaminando numerose pubblicazioni. Al termine dell’inchiesta, secondo quanto riportato dall’università, emerge che almeno quattro studi conterrebbero dati alterati intenzionalmente per sostenere ipotesi di ricerca, configurando una grave violazione delle regole scientifiche. Nel 2023 il caso esplode anche pubblicamente, con la ricercatrice italiana che viene sospesa senza stipendio.

Gino ha sempre respinto ogni accusa e ha avviato una battaglia legale contro Harvard, chiedendo un risarcimento di 25 milioni di dollari. “Sono stata esclusa dalla comunità scientifica, esposta al pubblico discredito e ho perso anche i miei clienti”, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera, contestando anche la legittimità delle procedure usate dall’ateneo, introdotte – a suo dire – in modo discreto e modellate appositamente sul suo caso. I suoi legali hanno inoltre denunciato una presunta discriminazione di genere da parte dell’Harvard Business School.

A settembre, un giudice federale di Boston ha respinto le accuse di diffamazione presentate dalla docente contro l’università e i blogger di Data Colada, ritenendo l’interesse mediatico e accademico giustificato per una figura pubblica come la Gino. Il tribunale ha però deciso di esaminare ulteriormente le presunte violazioni contrattuali e le azioni disciplinari inflitte. La revoca definitiva della cattedra è arrivata ora , con conferma ufficiale da parte di Harvard. Secondo The Harvard Crimson, una misura così severa contro un professore non veniva adottata dal secondo dopoguerra, segnando un momento storico per l’ateneo americano.

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