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Harvard, Trump blocca iscrizioni a 7000 studenti stranieri, l'ateneo non ha consegnato i file delle proteste pro-Gaza, università: "Illegale"

La mossa del tycoon arriva dopo settimane di braccio di ferro con l'ateneo, al quale erano già stati bloccati i fondi federali per non aver consegnato i file delle proteste pro-Palestina

23 Maggio 2025

Usa, Trump congela 9mld$ fondi ad Harvard contro proteste pro Palestina come per la Columbia, la rettrice Armstrong si dimette 

fonte: Harvard University

Nuovo attacco di Donald Trump contro l'università di Harvard, la quale si trova ora al centro di una dura battaglia per difendere la propria indipendenza dalle pressioni del governo federale. Dopo la sospensione dei fondi federali, la segretaria della Sicurezza Interna, Kristi Noem, ha annunciato la sospensione della partecipazione dell’ateneo allo Student and Exchange Visitor Program, bloccando le nuove iscrizioni di studenti stranieri e mettendo a rischio la permanenza legale di quelli già iscritti. Gli studenti internazionali attualmente presenti a Harvard potrebbero essere costretti a trasferirsi in altri istituti o rischieranno di perdere il loro status legale e i relativi visti. Sono circa 7mila i colpiti da questo provvedimento, circa il 27% del corpo studentesco.

Harvard, Trump blocca iscrizioni agli studenti stranieri, a rischio anche quelli già immatricolati, circa 7mila colpiti, l'ateneo: "Illegale"

L'amministrazione Trump ha giustificato il provvedimento in questo modo: "La leadership di Harvard ha creato un ambiente universitario non sicuro consentendo ad agitatori antiamericani e filo-terroristi di molestare e aggredire fisicamente individui, tra cui molti studenti ebrei, e di ostacolare in altri modi il suo un tempo venerabile ambiente di apprendimento". Insomma, il governo federale fa riferimento alle proteste pro-Palestina avvenute l'anno scorso nel campus.

La segretaria Noem ha inoltre affermato che si vuole dare "un avvertimento a tutte le università e istituzioni accademiche", accusando Harvard di "alimentare violenza, antisemitismo in coordinamento con il partito comunista cinese". Ha posto anche condizioni ed un ultimatum, dicendo che Harvard potrà riottenere il suo diritto di avere studenti stranieri se entro 72 ore consegnerà tutti gli audio e i video che dimostrerebbero azioni pericolose, minacciose o illegali da parte di studenti stranieri negli ultimi cinque anni.

Il portavoce di Harvard, Jason Newton, ha definito "illegale" la mossa dell'amministrazione: "noi siamo impegnati a mantenere la capacità di Harvard di ospitare studenti e accademici internazionali che noi accogliamo da oltre 140 Paesi e che arricchiscono l'università, e la nazione, in modo immensurabile".

Harvard già lo scorso mese ha citato in giudizio l’amministrazione per il blocco di due miliardi di dollari in fondi federali. Il congelamento era arrivato dopo che l’ateneo aveva rifiutato di adeguarsi alle modifiche imposte ai propri programmi accademici, alle politiche di ammissione e ai criteri di assunzione del personale docente. Le richieste erano state avanzate dalla task force contro l’antisemitismo, istituita da Trump con l’obiettivo dichiarato di colpire le università ritenute troppo tolleranti nei confronti delle proteste pro-Gaza.

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