USA, Trump blocca richieste di visto per gli studenti stranieri, stop a colloqui con ambasciate e valutazione dei profili social
Dopo il blocco delle immatricolazioni agli studenti stranieri per l'università di Harvard, l'amministrazione Trump attua una nuova stretta: per entrare a studiare negli USA potrebbe essere necessario una valutazione del proprio profilo social
Nuova stretta dell'amministrazione Trump agli studenti stranieri. Dopo aver bloccato le iscrizioni agli studenti stranieridell'Università di Harvard (circa 7000), nell'ambito dello scontro tra il tycoon e l'ateneo per le proteste pro-Palestina del 2024, ora il governo di Washington starebbe valutando il blocco delle richieste di visto per tutti gli stranieri intenzionati a studiare negli Stati Uniti. Secondo un cablogramma ottenuto da Politico, l'amministrazione Trump avrebbe chiesto alle ambasciate e ai consolati di bloccare le interviste per i richiedenti del visto studentesco, in attesa di implementare il un nuovo sistema di controllo obbligatorio, basato sullo screening e valutazione dei profili social.
USA, Trump blocca richieste di visto per gli studenti stranieri, stop a colloqui con ambasciate e valutazione dei profili social
Il documento, datato martedì e firmato dal Segretario di Stato Marco Rubio, ordina a ambasciate e consolati statunitensi di sospendere temporaneamente la programmazione di nuovi colloqui, per permettere l'implementazione della nuova pratica di valutazione. In passato, i requisiti per il monitoraggio dei social media erano stati applicati soprattutto agli studenti di ritorno, in particolare quelli che avevano partecipato a manifestazioni contro le azioni israeliane a Gaza. La decisione dell'amministrazione potrebbe ora stringere questa politica, applicando il controllo anche a tutti gli studenti in entrata. Il cablogramma, tuttavia, non chiarisce quali elementi specifici saranno presi in esame nei futuri controlli, anche se fa riferimento a ordini esecutivi mirati a contrastare il terrorismo e l’antisemitismo.
Questa iniziativa si inserisce in un più ampio contesto di tensioni tra l’amministrazione e il mondo accademico, in particolare con le università d’élite come Harvard, accusate da Trump di essere troppo progressiste e di tollerare episodi di antisemitismo nei campus. Parallelamente, l’amministrazione sta portando avanti una serie di strette sull’immigrazione, che hanno già avuto ripercussioni su numerosi studenti stranieri. L'università aveva più volte protestato contro le politiche di Trump, facendo anche causa al governo di Washington per "violazione del Primo Emendamento".
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