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Ucraina, effettuata prima parte dello scambio di 1000 prigionieri tra Mosca e Kiev, oggi 270 militari e 120 civili a testa

Saranno necessari 3 giorni per consentire la liberazione del numero concordato di 1000 prigionieri ciascuno

23 Maggio 2025

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fonte: facebook

È stata completata la prima fase dell’accordo di scambio tra Russia e Ucraina che prevede la liberazione di 1000 prigionieri per ciascuna delle due parti. Nella giornata odierna sono stati rilasciati complessivamente 390 detenuti da ciascun fronte, tra cui 270 militari e 120 civili, compresi alcuni residenti della regione russa del Kursk precedentemente sequestrati dalle truppe ucraine.

Effettuata prima parte dello scambio di 1000 prigionieri Mosca-Kiev, prima tranche da 270 militari e 120 civili a testa

A rendere noto lo scambio odierno sono state le agenzie di stampa russe, che hanno anche comunicato il passaggio dei prigionieri russi attraverso la Bielorussia, da dove faranno rientro in patria.

Lo scambio, il cui avvio è stato frutto dei negoziati avvenuti a Istanbul, è stato confermato anche dai media ucraini, che hanno riportato la struttura dell’intesa e la sua durata: 3 giorni necessari per consentire la liberazione del numero concordato di prigionieri, data la complessità dell’operazione e l’alto numero di detenuti coinvolti.

A confermare ufficialmente l’avvenuto scambio anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha sottolineato l’importanza dell’accordo: "Stiamo riportando a casa la nostra gente. La prima parte dell'accordo di scambio 1.000 per 1.000 è stata implementata". Il leader di Kiev ha poi aggiunto un appello alla continuità del processo: "È importante che questo accordo venga attuato pienamente".

Attraverso un messaggio diffuso sul suo canale Telegram, Zelensky ha dato dettagli specifici sull’operazione odierna, precisando: "Oggi: 390 persone. Sabato e domenica: ci aspettiamo che lo scambio continui". Parole che sembrano confermare la volontà ucraina di vedere rispettato l’accordo nella sua interezza, con un impegno continuo anche nei giorni a venire.

Il presidente ha inoltre voluto ringraziare le squadre diplomatiche e umanitarie coinvolte: "Grazie a tutti coloro che ci aiutano e che lavorano 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per garantire che gli ucraini tornino a casa. È molto importante che tutti coloro che sono prigionieri vengano liberati. Verifichiamo ogni cognome e ogni informazione su ogni persona. Continuiamo il nostro lavoro diplomatico per rendere possibili tali passi".

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