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Ucraina, Lavrov: “Irrealistici colloqui in Vaticano”, Kiev spinge per negoziati in Svizzera, Lüchinger: “Ginevra sede disponibile”

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha escluso la possibilità che il Vaticano possa ospitare nuovi colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Spunta l'ipotesi Svizzera

23 Maggio 2025

Sergej Lavrov

Sergej Lavrov (fonte: Twitter @MediasetTgcom24)

Mosca chiude alla mediazione vaticana, giudicata "irrealistica" dal ministro degli Esteri russo Lavrov. Kiev, invece, rilancia il dialogo e guarda alla Svizzera come possibile sede per un nuovo round di colloqui. Il consigliere svizzero Lüchinger conferma: “Ginevra sede dkisponibile ad accogliere le delegazioni”.

Lavrov chiude a colloqui in Vaticano: “Irrealistici”, Kiev spinge per negoziati in Svizzera, ipotesi Ginevra

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha escluso la possibilità che il Vaticano possa ospitare nuovi colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Durante una conferenza a Mosca, Lavrov ha definito "irrealistico" pensare a Roma come sede di un negoziato per la fine del conflitto, spiegando che sarebbe "un po' inelegante per Paesi ortodossi discutere in territorio cattolico questioni collegate all’eliminazione delle cause profonde" della guerra.

Una presa di posizione netta, che smentisce le ipotesi emerse nei giorni scorsi, secondo cui la Santa Sede avrebbe potuto ospitare un nuovo ciclo di trattative a metà giugno. Lavrov ha poi rincarato la dose, accusando Kiev di "distruggere la Chiesa ortodossa russa" e sottolineando che "lo stesso Vaticano non sarebbe molto a suo agio, in queste circostanze, a ospitare delegazioni di Paesi ortodossi".

Nonostante il no al Vaticano, Lavrov ha confermato che un secondo round di colloqui tra Mosca e Kiev si terrà comunque. "Sì, siamo tutti favorevoli ai colloqui, ci sarà un secondo round. Gli ucraini lo hanno confermato. È uno sviluppo positivo in sé", ha dichiarato, annunciando inoltre che la Russia sta lavorando a un memorandum da consegnare alla controparte ucraina: "Il nostro lavoro ha raggiunto uno stadio avanzato".

Nel frattempo, sul fronte diplomatico, la Svizzera si fa avanti come possibile sede per i futuri negoziati. Il capo dell’Ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, ha reso noto su Telegram di aver discusso con il consigliere per la sicurezza nazionale svizzero, Gabriel Lüchinger, sulla prosecuzione del dialogo di pace. L’incontro segue un recente colloquio tra i presidenti di Ucraina e Svizzera, nel quale è stato affrontato anche il tema dell’incontro di Istanbul e della prospettiva di una "pace giusta".

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