23 Aprile 2025
JD Vance e Zelensky, fonte: imagoeconomica
Gli Stati Uniti hanno presentato a Russia e Ucraina un proposta per la fine della guerra. Nel piano di pace sono previsti, oltre alla promessa che l'Ucraina non entrerà nella NATO e alla cooperazione economica nell'industria e nell'energia, delle cessioni di territori da ambo le parti. Secondo il vicepresidente USA JD Vance, sia Mosca che Kiev dovranno accettare degli "scambi territoriali", in quanto crede che "le attuali linee del fronte siano quelle in cui alla fine verranno tracciate le nuove frontiere del conflitto". Zelensky però respinge il piano: "Si a negoziati, no a cessioni".
"Credo che sia giunto il momento di compiere, se non l'ultimo passo, uno degli ultimi, ovvero, a livello generale, affermare che fermeremo le uccisioni e congeleremo i confini territoriali a un livello simile a quello attuale", così il vicepresidente Vance durante il suo viaggio in India, "Ora ovviamente, ciò significa che sia gli ucraini che i russi dovranno rinunciare a parte del territorio che attualmente possiedono". Vance sostiene quindi la necessità di scambi territoriali tra Kiev e Mosca per un cessate il fuoco; in particolare, nella bozza del piano di pace presentato alle due nazioni, si parlerebbe: per quanto riguarda Kiev, della "restituzione della porzione della regione di Kharkiv occupata dalla Russia"; per Mosca invece del "riconoscimento della Crimea come parte della Russia" e del "riconoscimento del controllo militare della Russia su quasi tutte le aree dell'Ucraina occupate dal 2022".
Zelensky ha però bocciato il piano. "Insistiamo su un cessate il fuoco immediato, completo e senza condizioni", dice l'ucraino, "questo è assolutamente possibile, ma solo se la Russia mette fine alle uccisioni. Siamo pronti ai negoziati, ma non alla resa. Nessuna cessione territoriale, in particolare sulla Crimea".
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