08 Aprile 2025
Fonte: X@Investing
La Casa Bianca ha annunciato che a partire dalla mezzanotte entreranno in vigore dazi al 104% contro la Cina. La misura degli States è una risposta a quelli che il tycoon ha definito "dazi di ritorsione" di Pechino contro gli Stati Uniti, ovvero la recente imposizione cinese di tariffe al 34% sui prodotti made in Usa. In seguito a quell'annuncio il tycoon aveva dichiarato l'aumento delle tariffe al 50% se Pechino non avesse ritirato le contromisure entro mercoledì; la Cina tuttavia ha dichiarato di non voler abbassare la testa: "Contrasteremo le pressioni con decisione", ha affermato il Ministro degli Esteri Wang Yi.
Aumentano le tensioni tra Cina e Stati Uniti sul fronte dei dazi. La Casa Bianca ha ora annunciato che nei confronti di Pechino i dazi saliranno al 104% a partire dalla mezzanotte. La decisione arriva a seguito dell'imposizione da parte della Cina di controtariffe del 34% e alla risposta Usa di rispondere al rialzo del 104%, comprendente le attuali tariffe statunitensi del 20%, quelle del 34% annunciate mercoledì e l'ulteriore 50%.
"La Cina vuole l'accordo sui dazi ma non sa come farlo partire. Aspetto la loro telefonata. Accadrà", avrebbe detto il tycoon in chiamata con il presidente eletto della Sud Corea Han Duck-soo. Le intenzioni del Presidente degli Usa sembrerebbero quindi volte a cercare un accordo ad hoc anche con la Cina, come testimoniano le parole della portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt: "Quasi 70 Paesi ci hanno contattato per iniziare negoziati sui dazi". Dall'altra parte Pechino non sembra intenzionata ad abbandonare la linea dura. "Se una parte esercita pressioni, la Cina le contrasterà con determinazione" ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi che ha sottolineato "ampi interessi comuni e spazio per la cooperazione" tra i due paesi seppure evidenziando che "nessun Paese può pensare di poter reprimere la Cina da un lato, mentre dall'altro sviluppa buone relazioni con la Cina". Nei giorni scorsi il governo cinese aveva definito le tariffe Usa atti di "bullismo unilaterale" ed aveva annunciato una serie di contromisure come controllo delle esportazioni delle terre rare e la presentazione di un reclamo al WTO, nella giornata di ieri era anche saltato l'accordo sulla vendita del popolare social Tik Tok ad aziende Usa per continuare ad essere utilizzato su suolo americano.
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