02 Aprile 2025
Oggi è il "Liberation Day", come lo ha chiamato Trump. Il 2 aprile è infatti la giornata in cui entreranno in vigore i dazi Usa. Nonostante manchi pochissimo all'annuncio ufficiale, che avverrà alle 22 ore italiane, le 16 a Washington, non ci sono ancora comunicazioni precise sulle tariffe, anche se si va verso dazi universali al 20% e al 25% per le auto, che però scatteranno domani. I settori più esposti sono quelli della meccanica, farmaci e alimentare.
I dazi di Trump entreranno in vigore quest'oggi. La madre di tutte le battaglie commerciali per il tycoon, che ha soprannominato questo giorno il "Liberation Day"."La spogliazione dell’America sarà finita. Le nuove tariffe entreranno in vigore immediatamente", ha fatto sapere la portavoce Karoline Leavitt.
È un momento molto atteso, non solo dagli Stati Uniti ma anche dall'Europa, che aspetta di capire come contrattaccare, o meglio, come fare una nuova guerra agli Usa. L'ipotesi più probabile è che il tycoon imponga tariffe universali al 20%, che potrebbe generare oltre 6 mila miliardi di dollari di entrate. Una mossa già adottata da Washington, in quanto Trump ha imposto dazi del 20% su tutte le importazioni dalla Cina.
Si parla poi di differenziare i dazi in base ai paesi di provenienza, oppure di imposte progressive a gruppi di Stati in base al surplus commerciale. Una tariffa globale separata del 25% sulle importazioni di auto entrerà in vigore il 3 aprile. Le nuove tariffe si andranno a sommare a queste e a quelle sull'alluminio.
L'Italia assieme alla Germania potrebbe essere il Paese più esposto ai dazi. Gli Usa sono il suo secondo mercato di export e quello cresciuto di più dalla pandemia, con circa 65 miliardi di euro di vendite (il 3% del Pil).
Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato: "I partner commerciali degli Stati Uniti si sono approfittati di noi e noi saremo molto gentili con loro, rispetto a quello che hanno fatto a noi". Ha anche anticipato che i dazi colpiranno "un'ampia gamma di Paesi", compresi alleati come Unione europea, Canada e Messico. "Quella parola, reciproco, è molto importante. Quello che fanno a noi, lo faremo a loro", ha dichiarato.
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