03 Marzo 2025
Zelensky, Trump e Vance, fonte: Facebook, @Kateryna Sadilova
Donald Trump potrebbe decidere sulla sospensione degli aiuti a Kiev oggi in una riunione alla Casa Bianca una riunione con il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario alla Difesa Pete Hegseth.
Il Presidente degli Stati Uniti presenzierà oggi ad un incontro con alti funzionari, tra cui il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario alla Difesa Pete Hegseth, per discutere delle misure da adottare nei confronti dell'Ucraina a seguito del disastroso incontro di venerdì scorso con il Presidente ucraino Zelensky che ha mandato in fumo qualsiasi possibilità di mettere fine all'escalation diplomatica tra Ucraina e Stati Uniti. L'intervento, nello specifico, è volto a valutare la sospensione o annullamento degli aiuti militari Usa a Kiev, comprese le spedizioni di munizioni e di attrezzature già autorizzate e finanziate dalla precedente amministrazione Biden.
Il Segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, ha dichiarato che l'accordo con l'Ucraina sulle terre rare "non è sul tavolo". Bessent nella stessa dichiarazione aveva inoltre accusato Zelensky di aver "scelto di far saltare tutto". "Tutto ciò che il presidente Zelensky doveva fare era entrare e firmare questo accordo economico", ha detto il segretario al Tesoro, ed ha concluso: "è impossibile avere un accordo economico senza un accordo di pace".
L'Europa, dal canto suo, ha elaborato a Londra il suo piano di "pace" che prevede, oltre al mantenimento di aiuti militari all'Ucraina, anche una "coalizione dei volenterosi" con il compito di fornire garanzie di sicurezza a Kiev.
Alla dichiarazione di Bessent è seguita la replica del leader ucraino che, in ripartenza dal vertice europeo a Londra, ha assicurato: "L'accordo sulle terre rare è pronto per essere firmato". Zelensky si è detto pronto alle dimissioni a patto dell'ingresso dell'Ucraina nella Nato. "Ho già detto che sono disponibile a dimettermi per l'adesione dell'Ucraina nella Nato, allora significa che ho adempiuto alla mia missione", ha dichiarato Zelensky, garantendo però che si ricandiderà alle elezioni, che in Ucraina non si tengono dal 2019 a causa dello stato di guerra. "Per cambiarmi", ha avvertito il leader ucraino, "non sarà facile perché non basta semplicemente tenere le elezioni. Dovreste impedirmi di partecipare. E sarà un po' più difficile".
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