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Nord Stream 2, "ex spia russa Matthias Warnig pianifica la riapertura del gasdotto con l’appoggio di investitori americani"

Il motore dell’iniziativa sarebbe proprio Warnig, e non è un nome qualunque in quanto fino al 2023 ha gestito la società madre di Nord Stream 2 per il gigante del gas controllato dal Cremlino Gazprom

03 Marzo 2025

Attentato Nord Stream 1 e 2, Mosca chiede

L'ex spia russa e stretto collaboratore di Putin Matthias Warnig starebbe lavorando alla riapertura del gasdotto Nord Stream 2. A lanciare l'indiscrezione è il Financial Times, il quale asserisce come l'ex ufficiale della Stasi nella Germania dell’Est, stia lavorando per attivare il Nord Stream 2, mai utilizzato ma ancora integro. Questo possiede una capacità annuale di 27,5 miliardi di metri cubi di gas naturale.

Nord Stream 2, "ex spia russa Matthias Warnig pianifica la riapertura del gasdotto con l’appoggio di investitori americani"

Pronto un "piano Warnig" per il riavvio del Nord Stream? È quanto scrive il quotidiano britannico, riportando in auge uno dei punti più critici della guerra in Ucraina: il sabotaggio del gasdotto Nord Stream 1 e 2. Se un'operazione del genere dovesse andare in porto, sarebbe l'ennesima conferma dei rapporti distesi tra Usa e Russia, che prima dell'amministrazione Trump, erano ad un punto di non ritorno.

Il motore dell’iniziativa sarebbe proprio Warnig, e non è un nome qualunque in quanto fino al 2023 ha gestito la società madre di Nord Stream 2 per il gigante del gas controllato dal Cremlino Gazprom.

Warnig smentisce

Alle asserzioni fatte dal Financial Times, ha risposto Warnig, affermando di "non essere coinvolto in alcuna discussione con politici o rappresentanti aziendali americani". Tuttavia, se davvero un piano del genere fosse nei pensieri dell'ex spia, difficilmente ci sarebbe una conferma del fatto che si stia davvero lavorando in tal senso. 

Warnig potrebbe presto contattare il team di Trump tramite uomini d’affari statunitensi per discutere del piano. Un piano che per gli Stati Uniti sarebbe molto importante, in quanto Washington avrebbe un’influenza senza precedenti sulle forniture energetiche all’Europa, dopo che i Paesi Ue hanno fatto sin da subito la guerra al gas russo paventando ipotesi irrealizzabili come il price cap, e dopo che l'Ucraina si è rifiutata di rinnovare il contratto con Gazprom, mettendo il punto sulle forniture di Mosca verso l'Europa.

In tal senso, il ministro Pichetto Fratin intervistato dal Giornale d'Italia, ha dichiarato che il nostro Paese sarebbe pronto ad attingere dal gas di Mosca una volta che Trump e Putin avranno raggiunto la pace.

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