27 Dicembre 2024
La giornalista Cecilia Sala è stata arrestata in Iran ed è reclusa in una cella di isolamento nel carcere Evin a Teheran dal 19 dicembre 2024. Si tratta della prigione in cui vengono detenuti i dissidenti e dove trascorse 45 giorni la travel blogger Alessia Piperno nel settembre del 2022.
La redattrice del quotidiano Il Foglio e autrice di podcast per la testata Chora news, è rinchiusa nel carcere di Evin a Teheran in una cella di isolamento. I "motivi del suo arresto non sono ancora stati resi noti e contro di lei non è stata formalizzata alcuna accusa specifica", come ha fatto sapere il direttore di Chora, Mario Calabresi. Si parlerebbe solo di generici "comportamenti illegali".
Giovedì 12 dicembre la giornalista è partita per Teheran con un volo da Roma e un regolare visto di lavoro giornalistico, valido una settimana e rinnovabile. Giunta in Iran ha cominciato a fare interviste e mandare le sue corrispondenze a Chora per la serie Stories. Doveva rientrare in Italia venerdì 20 dicembre, ma dalla mattina del 19, dopo alcuni messaggi scambiati con l’Italia, non ha fatto telefonate né ha risposto alle chiamate in entrata.
Da Chora e dal giornalista de Il Post Daniele Raineri, compagno di Sala, è stata allertata l’Unità di crisi del ministero degli Esteri. Neanche i suoi colleghi italiani sono riusciti ad avere indicazioni da nessuna delle fonti e dei contatti iraniani di Sala. La giornalista risultava sparita, senza altri indizi.
Il 20 dicembre 2024 non ha preso il volo prenotato per Roma, ma nel pomeriggio ha telefonato alla madre comunicandole di essere stata arrestata, senza poter aggiungere altro. Poi Sala ha avuto la possibilità di fare un’altra chiamata a casa e ha contattato il compagno Raineri. Ha spiegato di stare bene, chiedendo però di fare in fretta nel tentativo di liberarla.
La giornalista Sala si trova nel carcere Evin di Teheran, ossia la prigione dove il regime iraniano tiene i dissidenti e dove, nell’autunno 2022, ha trascorso 45 giorni la “travel blogger” romana Alessia Piperno, prima di essere liberata e poter rientrare in Italia dopo una lunga trattativa che ha impegnato la diplomazia e i servizi segreti.
La Farnesina, che venerdì 27 dicembre ha comunicato ufficialmente la notizia, ha avviato tutti i contatti possibili, ma solo questa mattina l’ambasciatrice italiana a Teheran Paola Amadei ha potuto incontrarla in carcere per verificare le sue condizioni di salute.
"Su disposizione del ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, l’ambasciata e il consolato d’Italia a Teheran stanno seguendo il caso con la massima attenzione sin dal suo inizio", si legge nella nota diffusa dalla Farnesina, che "in coordinamento con la Presidenza del Consiglio ha lavorato con le autorità iraniane per chiarire la situazione legale di Cecilia Sala e per verificare le condizioni della sua detenzione".
La famiglia è stata informata dell’esito della visita e "in accordo con i genitori della giornalista la Farnesina invita alla massima discrezione la stampa per agevolare una veloce e positiva risoluzione della vicenda".
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