25 Dicembre 2024
L'aereo precipitato in Kazakistan, fonte: social network X
Un Embraer 190 della compagnia Azerbaijan Airlines, partito da Baku e diretto a Grozny, è precipitato questa mattina vicino alla città di Aktau, in Kazakistan.
A bordo viaggiavano 69 persone, di cui 64 passeggeri e cinque membri dell’equipaggio. L’incidente ha provocato 38 morti, mentre 32 persone sono sopravvissute, sebbene dieci di loro siano ricoverate in gravi condizioni.
La versione ufficiale sostiene che il velivolo sia stato abbattuto dopo aver colpito uno stormo di uccelli, una causa comune di incidenti aerei. Tuttavia, un’ondata di dubbi alimentati da foto e video diffusi sulle piattaforme social ha sollevato dei dubbi sulla possibilità che l’aereo sia stato abbattuto, non da un impatto con uccelli, ma da un attacco mirato.
Le immagini condivise su canali Telegram, tra cui uno legato a un ufficiale russo, mostrano danni alla fusoliera dell’aereo che sembrano incoerenti con quelli di un tipico "bird strike". Questi fori appaiono più simili ai danni provocati da un attacco con sistemi di difesa aerea, o comunque da proiettili.
Fonti ucraine, infatti, hanno avanzato l’ipotesi che l’aereo possa essere stato colpito dai sistemi di difesa aerea ceceni. A rafforzare questa teoria, Anton Gerashenko, consigliere del Ministero dell'Interno di Kiev, ha condiviso tramite il suo profilo Telegram che, secondo i video, ci sarebbero danni visibili all’ala e alla fusoliera, e che l’aereo avrebbe tentato di atterrare a Grozny per due volte, ma sarebbe stato rifiutato.
Durante un terzo tentativo, afferma Gerashenko, una "esplosione" avvenuta a poca distanza dall’aereo avrebbe potuto essere causata da un sistema di difesa aerea.
In aggiunta, i dati di FlightRadar24 mostrano che l’aereo ha cambiato frequentemente quota mentre attraversava il Mar Caspio, segnalando una traiettoria poco lineare. Il volo, che normalmente avrebbe dovuto durare meno di un’ora, è durato ben 2 ore e 33 minuti, con trasmissioni parziali a causa di interferenze nell’area di Grozny.
Le indagini sono in corso, con il Kazakistan che ha istituito una commissione di inchiesta, mentre le Azerbaigian Airlines hanno sospeso i voli sulle rotte colpite dalla tragedia. La verità sull’incidente rimane, per ora, un mistero, e le due teorie continuano a scontrarsi.
Secondo le prime ricostruzioni, l’aereo avrebbe subito una collisione con uno stormo di uccelli, un fenomeno noto come bird strike, che potrebbe aver danneggiato i motori. L’equipaggio, accorgendosi del problema, aveva chiesto dirottamenti verso Makhachkala e successivamente verso Aktau, ma non è riuscito a completare la manovra di atterraggio. "L’aereo ha toccato terra con il muso, esplodendo subito dopo", hanno riferito fonti locali.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti 52 soccorritori e 11 mezzi del Ministero per le Emergenze kazako, mentre circa 150 vigili del fuoco sono stati impegnati a domare l’incendio. "Stiamo conducendo operazioni di soccorso per mettere in sicurezza i superstiti e recuperare le vittime", ha dichiarato un portavoce del Ministero.
Il presidente azero Ilham Aliyev, in visita a Mosca per un vertice con i leader della Comunità degli Stati Indipendenti, ha interrotto il suo viaggio per tornare in patria. "Esprimo il mio cordoglio alle famiglie delle vittime e auguro pronta guarigione ai feriti", ha dichiarato Aliyev, aggiungendo che sarà aperta un’indagine approfondita sull’accaduto.
L’aereo coinvolto, un Embraer 190, è un modello regionale con una capacità tra 94 e 114 passeggeri. Nonostante sia generalmente considerato affidabile, questo non è il primo incidente nella sua storia: nel 2013, un velivolo dello stesso modello si è schiantato in Namibia, causando 33 vittime.
Anche la compagnia Azerbaijan Airlines ha una storia di incidenti significativi: nel 2005, un Antonov An-140 si schiantò nel Mar Caspio, uccidendo tutti i 23 a bordo. Le autorità hanno confermato che le operazioni di recupero e spegnimento dell’incendio proseguiranno per diverse ore, mentre i feriti sono stati trasferiti negli ospedali della zona per ricevere cure immediate. Il bilancio delle vittime potrebbe ulteriormente cambiare con il proseguire delle indagini.
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