10 Dicembre 2024
Un giudice federale degli Stati Uniti ha ordinato alla Food and Drug Administration (FDA) di rendere pubbliche e complete le informazioni utilizzate per autorizzare il vaccino Covid a mRNA Pfizer-BioNTech. La causa, avviata nel 2021, è nata dal rifiuto della FDA di fornire in tempi ragionevoli i dati richiesti tramite il Freedom of Information Act (FOIA). Secondo il giudice "la pandemia di COVID-19 è ormai superata da tempo così come ogni motivo legittimo per nascondere al popolo americano le informazioni su cui si è basato il governo per approvare il vaccino Pfizer".
La decisione è arrivata in seguito alla causa intentata dall’associazione Public Health and Medical Professionals for Transparency (una organizzazione non a scopo di lucro composta da scienziati, medici e giornalisti), che chiedeva l’accesso ai dati sull’autorizzazione del vaccino. Il giudice Mark Pittman, del distretto di Fort Worth in Texas, ha deciso che la velocità di pubblicazione della FDA è stata insufficiente e, perciò, l’agenzia deve produrre il fascicolo di autorizzazione all’uso di emergenza (EUA) entro giugno 2025. "La pandemia di COVID-19 è ormai superata da tempo e così ogni motivo legittimo per nascondere al popolo americano le informazioni su cui si è basato il governo per approvare il vaccino Pfizer", ha scritto il magistrato nel documento che descrive il provvedimento.
La Public Health aveva affermato di voler esaminare tali documenti per analizzare le basi scientifiche su cui si è fondata l’approvazione del vaccino Covid Pfizer. Per cercare di mediare, il tribunale aveva imposto un programma accelerato per il rilascio i documenti ma, tuttavia, è emersa una disputa riguardante quali documenti sarebbero stati pubblicati. Secondo la FDA il fascicolo contenente le informazioni riguardanti l’approvazione all’uso di emergenza (EUA) non rientrava nella richiesta originale, mentre l’associazione no-profit sostiene il contrario. Per il giudice Mark Pittman di Fort Worth e nominato nel 2019 dall’allora presidente Donald Trump, però, la questione è chiara: i dati dell’EUA sono stati incorporati nella successiva approvazione formale del farmaco tramite la Biologics License Application (BLA), rendendoli di fatto essenziali per l’approvazione finale e quindi soggetti a divulgazione. Perciò, la FDA è stata obbligata a produrre per la pubblicazione il fascicolo contenente tutte le informazioni riguardanti l’approvazione all’uso di emergenza entro il 30 giugno 2025.
"La FDA chiaramente non ha fiducia nella revisione che ha condotto per concedere la licenza al vaccino anti-COVID-19 di Pfizer perché sta facendo tutto il possibile per impedire a scienziati indipendenti di condurre una revisione indipendente", ha commentato Aaron Siri, rappresentante dell’associazione Public Health and Medical Professionals for Transparency.
Il giudice, nel suo parere, ha sottolineato che la pandemia di Covid-19 è ormai superata, e con essa sarebbe venuto meno ogni motivo legittimo per mantenere segreti i dati relativi ai vaccini. La decisione ribalta una precedente posizione della FDA, che aveva richiesto anni per rilasciare i documenti, sostenendo che tale ritardo fosse necessario per garantire la protezione della privacy dei partecipanti agli studi clinici.
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