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Nuovi "aiuti" militari Usa all'Ucraina per 425 mln $, e l'Italia nega il visto alla Russia per un convegno rimediando una brutta figura

Continua il finanziamento di Washington della guerra in Ucraina, e intanto l'Italia rimedia l'ennesima figura pessima

17 Ottobre 2024

Biden da Zelensky a Kiev, la risposta di Mosca: "Fedeltà al regime neonazista fino alla tomba"

La stretta di mano tra il presidente Usa Joe Biden e il premier ucraino Volodymyr Zelensky. Fonte: Imagoeconomica

Così leggo sulle pagine digitali de "Il giornale d'Italia": "Ucraina, nuovi “aiuti” Usa da 425mln $, rifiutato visto alla Russia per congresso aerospaziale a Milano, Mosca: “Indignati con Italia"". Insomma, siamo alle solite e come usa dire nihil sub sole novi. La civiltà dell'hamburger continua in ogni modo a propiziare la guerra finanziando senza sosta l'Ucraina del guitto Zelensky, attore Nato, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, l'attore più pagato di tutti i tempi. D'altro canto, non ci stancheremo di ribadire ad nauseam come questa non sia la guerra della Russia contro l'Ucraina, come sempre viene ribadito dai menestrelli del pensiero unico politicamente corretto ed eticamente corrotto, essendo invece la guerra che l'occidente, anzi l’uccidente liberal-atlantista sta conducendo contro la Russia di Putin, colpevole di non piegarsi all'imperialismo di Washington e al nuovo ordine mondiale a stelle e strisce, cioè a quella globalizzazione che meglio andrebbe definita come anglobalizzazione. L'Italia, per parte sua, continua a recitare la risibile parte di colonia subalterna della civiltà dell'hamburger: e lo fa con uno zelo davvero pietoso sotto ogni profilo. Non si parla soltanto delle già di per sé risibili sanzioni alla Russia, il primo caso nella storia umana di sanzioni che danneggiano il sanzionante e non il sanzionato: si parla anche della guerra culturale alla Russia, che negli anni scorsi oltretutto ha portato alcune università a bandire perfino Dostoevskij, nel trionfo di quella cancel culture che andrebbe tradotta alla lettera con cancellazione di ogni cultura. E adesso abbiamo l'ennesima estrinsecazione di questa risibile subalternità Italica all'imperialismo neobarbarico di Washington: viene negato il visto alla Russia per prendere parte a un convegno scientifico a Milano. Dunque ancora una volta si colpisce la cultura, ciò che in realtà sempre andrebbe tutelato a prescindere dalle nazioni e dai loro conflitti. Una volta di più l'Italia ha perso una buona occasione per risparmiarsi una figura pessima e deplorevole sotto ogni riguardo.

Di Diego Fusaro.

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