02 Aprile 2024
Ursula von der Leyen (fonte foto Lapresse)
Il nome di Ursula Von Der Leyen non ispira certo simpatia. Da paladina del lockdown a guerrafondaia impenitente, diciamo che si è cucita addosso un abito non proprio comodo.
A tal proposito, le sue recenti dichiarazioni sprezzanti di odio nei confronti della Russia, nonché il suo richiamo "germanico" al riarmo per combattere con quel cattivone di Putin, tanta tranquillità non l'hanno regalata.
Così come a suo tempo non regalarono chissà quale tranquillità le parole di un certo Mario Draghi che, Primo Ministro nostrano, non si tirò indietro nel ripetere lo slogan di Ursula, quel "chi non si vaccina morirà, o rischierà di infettare e uccidere innocenti". Fatto sta che nessuno è morto e chi non si è vaccinato gode di ottima salute.
Bene, dopo quattro anni dall'esplosione della pandemia Covid, finalmente qualcosa si è mosso a livello giudiziario, così la Procura europea ha messo sotto inchiesta la Presidente della Commissione Europea che, a pochi mesi dalle elezioni del 9 giugno, si accordò con il CEO di Pfizer, Albert Bourla, sembra per l'acquisto di 1,8 miliardi di dosi del presunto vaccino anti Covid, senza che questo fosse testato e neanche realmente pronto.
Come andrà a finire la faccenda non ci è dato saperlo, ma una cosa è certa, non si sa come mai ma il gran clamore per la famosa Malattia X è scomparso d'improvviso.
Nel frattempo, la gente continua a morire per il "turbocancro", ma questo interessa poco una certa élite.
Di Aldo Luigi Mancusi
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