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Davos parte con l'allarmismo, OMS: "Malattia-X potrebbe uccidere 20 volte più del Covid"

Rimane difficile capire come sia possibile stimare la mortalità di una pandemia ipotetica e futura di una presunta malattia che ancora non si conosce

17 Gennaio 2024

Davos parte con l'allarmismo, OMS: "Malattia-X potrebbe uccidere 20 volte più del Covid"

Fonte: imagoeconomica

Il meeting annuale del World Economic Forum (WEF) attualmente in corso a Davos ha sollevato un allarme: "Prepararsi alla malattia X". Un pop-up fino a ieri apriva il link al sito web del WEF avvertendo proprio dell'imminente pericolo di una possibile nuova pandemia mondiale causata dalla presunta "Malattia-X": pop-up prontamente cancellato.

Davos parte con l'allarmismo, OMS: "Malattia-X potrebbe uccidere 20 volte più del Covid"

È iniziato l'altro ieri il World Economic Forum di Davos. La prima notizia è che il forum ha un sito web nel quale, fino a ieri, apriva la pagina con un pop-up che allarmava: come combattere la Malattia X. Infatti, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la "malattia X" rappresenterà una potenziale minaccia internazionale, a causa di un agente patogeno ancora sconosciuto, ma che secondo l'OMS potrà avere un potenziale di mortalità venti volte superiore a quello del Covid-19.

Rimane difficile capire come sia possibile stimare la mortalità di una pandemia ipotetica e futura di una presunta malattia che ancora non si conosce. La sessione dedicata a "Prepararsi alla Malattia X" al WEF cerca di rispondere a questa domanda, esaminando gli "sforzi innovativi necessari per preparare i sistemi sanitari alle molteplici sfide che ci attendono"... ma qualche dubbio resta.

"Malattia X" sconosciuta ma secondo l'Oms prioritaria da combattere

Nonostante la Malattia X sia ancora un'entità sconosciuta, l'OMS l'ha già classificata come una "Malattia prioritaria" nelle sue campagne di sensibilizzazione dal 2018, accanto a Covid-19, virus Ebola, virus Zika e altre malattie gravi.

La sessione del WEF mira a capire se siamo pronti per affrontare una pandemia, appare, molto più letale del Covid-19. Gli scienziati, riuniti a Davos, discuteranno delle possibili strategie di prevenzione, preparazione e risposta, ma resta il fatto che non sappiamo ancora quale tipo di virus potrebbe causare la prossima pandemia o se potrebbe trattarsi di un agente patogeno completamente sconosciuto.

L'OMS ha spesso richiesto una certa "cessione di sovranità sanitaria" agli stati. Al momento sembra che la stragrande maggioranza degli stati abbia risposto picche. Quello che non è chiaro è come si sia potuto parlare di sviluppare un nuovo vaccino e una nuova politica vaccinale per una malattia che ancora non si conosce.

Il CEO di AstraZeneca Pascal Soriot a Davos

La presenza del CEO di AstraZeneca Pascal Soriot e di altre corporates farmaceutiche a Davos ha voluto sottolineare gli sforzi della comunità scientifica nel preparare vaccini contro malattie sconosciute. Come dimostrato dall'Università di Oxford, sono presentati come un baluardo cruciale contro l'ignoto, trasformando i ricercatori in veri eroi della nostra epoca.

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