24 Dicembre 2023
Vladimir Putin, fonte: imagoeconomica
Possibile clamorosa svolta sulla guerra in Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin ha "segnalato silenziosamente" di essere aperto ad un cessate il fuoco nelle più recenti comunicazioni tramite canali non ufficiali. L'indiscrezione proviene dagli Usa e la lancia il New York Times. "L'interesse ripetuto di Putin a un cessate il fuoco è un esempio dell'opportunismo e dell'improvvisazione che hanno definito il suo approccio alla guerra dietro le quinte", spiega il quotidiano che non lega questa decisione allo stallo nella guerra e alla difficile situazione di Kiev, sottolineata anche da analisti e membri dell'intelligence americana.
Putin sarebbe aperto ad un cessate il fuoco allo stato attuale. La guerra in Ucraina è un po' passata in sordina dopo lo scoppio del conflitto in Medioriente. Questo non ha certo fatto arretrare Zelensky che sta continuando a chiedere armi in giro per il mondo ma che di recente ha trovato le porte in faccia del Senato Usa. Stessa identica cosa in Europa dove i 50 miliardi di fondi per Kiev sono bloccati dall'Ungheria.
"Pur usando una impetuosa retorica pubblica, Putin ha telegrafato privatamente il desiderio di dichiarare vittoria e voltare pagina", continua il quotidiano, che aggiunge però come Mosca stia guadagnando terreno sfruttando il vantaggio numerico. Dalla Germania c'è anche chi fa allarmismo e crede che lo zar possa attaccare l'Europa nel 2024 o 2025. Il presidente russo aveva già bollato come "sciocchezze" certe elucubrazioni, in origine lanciate dal presidente americano Biden.
I tempi di consegna degli F-16 all'Ucraina potrebbero accorciarsi. Entro la fine del 2023 Kiev potrebbe ricevere i suoi primi 18 aerei da combattimento dall'Olanda. Il primo ministro olandese Mark Rutte ha confermato durante una conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che il governo sta preparando i primi F-16 pronti per la consegna entro la fine dell'anno.
È stata proprio l'Olanda assieme alla Danimarca nell'estate del 2023 ad aprire la strada ad una formazione di una coalizione internazionale che avrebbe portato i piloti ucraini ad essere in grado di manovrare i caccia. "Oltre al permesso di esportazione, prima che la consegna possa avvenire, devono essere soddisfatti anche una serie di altri criteri, compresi i requisiti per il personale e le infrastrutture. Questa decisione conferma l’impegno costante dei Paesi Bassi nel fornire all’Ucraina il sostegno di cui ha bisogno per rispondere all’aggressione russa in corso", ha scritto Rutte su X.
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