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Gaza, Onu: "Scenario infernale, genocidio con oltre 17mila morti, al sud bombe ogni 10 min", Netanyahu: "Non recupereremo tutti gli ostaggi"

Netanyahu in un incontro molto teso con le famiglie ammette che non sarà possibile riportare indietro tutti gli ostaggi. Intanto la situazione umanitaria a Gaza è "apocalittica" secondo l'Onu

06 Dicembre 2023

A Gaza è in corso uno "scenario infernale". Lo dice l'Onu, stabilendo anche il numero dei morti ai quali si è arrivati dall'inizio del conflitto lo scorso 7 ottobre. Ben 17mila palestinesi sono morti sotto gli attacchi di Israele. Un genocidio ed un bilancio quindi superiore a quello fatto da Hamas pochi giorni fa. L'esercito israeliano ha cominciato a bombardare pure al Sud, dove poche settimane fa diceva di rifugiarsi dopo l'intrusione nella Striscia. 

Gaza, Onu: "Scenario infernale, genocidio con oltre 17mila morti, al sud bombe ogni 10 min"

"Al Sud bombe ogni 10 minuti". Così ancora l'Onu nel descrivere la situazione a Gaza. Ma lo scenario sarà "ancora più infernale" nel caso in cui "non arrivassero ulteriori aiuti". "Le condizioni necessarie per portare aiuti alla popolazione di Gaza non esistono. Se possibile, sta per aprirsi uno scenario ancora più infernale, in cui le operazioni umanitarie potrebbero non essere in grado di rispondere".

Come è già stato dimostrato, il valico di Rafah per far entrare gli aiuti umanitari, non funziona. Parecchi camion rimangono fuori dalla Striscia, ed i palestinesi nel frattempo muoiono. La situazione equivale a una "formula da manuale per un’epidemia e un disastro per la salute pubblica", ha affermato Lynn Hastings, coordinatore umanitario delle Nazioni Unite. "Le operazioni umanitarie non possono essere mantenute con una flebo di carburante".

Netanyahu: "Non recupereremo tutti gli ostaggi"

"Non è possibile riportare a casa tutti gli ostaggi". Musica e parole di "Bibi" Netanyahu, il quale ha ammesso che sarà praticamente impossible recuperare tutte le persone rapite da Hamas lo scorso 7 ottobre. Il 'cessate il fuoco' di questi giorni è andato bene fino ad un certo punto, visto che rimangono ancora degli ostaggi nelle mani dell'Organizzazione. 

"Qualcuno può davvero pensare che se questa fosse un'opzione qualcuno la rifiuterebbe?", ha poi detto il premier alle famiglie riguardo il rilascio degli ostaggi. Famiglie però che sono sul piede di guerra, in quanto non credono più alle parole di Netanyahu e sostengono che quest'ultimo non abbia "risposto alle domande". Danny Miran, fratello di Omri, uno degli ostaggi, ha detto che la riunione con il Gabinetto di guerra e il premier Benyamin Netanyahu è stata "una vergogna" e "non è stata organizzata"

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