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Portogallo, dimissioni del premier Antonio Costa per “indagine per corruzione”, ma errore di omonimia con il ministro dell’Economia Antonio Costa Silva

La crisi di governo causata da una trascrizione sbagliata: un ministro nel mirino per corruzione

13 Novembre 2023

Portogallo, dimissioni premier Antonio Costa per corruzione, ma l'indagato è l’omonimo ministro dell’economia: errore di trascrizione nelle indagini

Antonio Costa, fonte: imagoeconomica

Caos in Portogallo. Il premier socialista Antonio Costa ha rassegnato le sue dimissioni spinto da un'inchiesta per corruzione che lo ha indagato per errore. E il Paese si prepara a elezioni anticipate. La bufera è esplosa pochi giorni fa quando, in una trascrizione telefonica, il nome del capo del governo sarebbe stato confuso con quello di Antonio Costa Silva, ministro dell'Economia. Un caso di omonimia.

Portogallo, dimissioni del premier Antonio Costa, ma c'è un errore di omonimia

Una possibile 'trascrizione sbagliata' nel caso delle dimissioni del premier Antonio Costa in Portogallo, che fa sorgere dubbi sugli elementi utilizzati dai pm per ipotizzare il coinvolgimento del presidente nel caso. Nel mirino da parte della Procura Generale alcune presunte irregolarità in progetti pubblici, soprattutto in ambito energetico. Il sospetto è che il premier - che si è dichiarato innocente nella sua conferenza di commiato al Governo - potrebbe esser stato coinvolto, arrivando a disporre l'arresto del suo capo di gabinetto, Vítor Escaria, e dell'amico Diogo Lacerda Machado. E proprio nel trascrivere la conversazione tra quest'ultimo e un altro indagato, il nome di Costa sarebbe stato confuso con quello del ministro dell'Economia

Secondo ambienti vicini alla Procura, però, ci sarebbero altre registrazioni in cui gli intercettati farebbero il nome del primo ministro Costa. L'inchiesta, ribattezzata 'Operazione influencer' vede gli imputati accusati di corruzione, abuso d'ufficio e traffico d'influenze legati a grossi investimenti nell'ambito della transizione energetica, in particolare nel business delle miniere di litio, l'idrogeno verde e la creazione di un grosso data center nella città di Sines.

Antonio Costa ha già rassegnato le dimissioni 

Quello che si vede già all'orizzonte è un clamoroso errore giudiziario. Antonio Costa aveva rassegnato le sue dimissioni e sciolto le camere. Al momento del suo annuncio in diretta tv aveva il 62enne ex primo ministro dal 2015 si era detto "fiducioso nel funzionamento della giustizia" e si era messo a disposizione per chiarire ogni sospetto sul suo operato. L'inchiesta gira attorno agli investimenti "verdi" del suo governo. 

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