01 Giugno 2023
Fonte: Twitter @rosadamato634
I fondi del Pnrr da utilizzare per acquistare armi e munizioni da destinare all'Ucraina. È questa l'ultima mossa del Parlamento Europeo sotto il diktat del commissario europeo Thierry Breton. Bruxelles ha dato il via libera all'"Asap", acronimo di "Act in Support of Ammunition Production", lo stanziamento di 500 milioni raccolti dal Pnrr e dai fondi di coesione destinati al rafforzamento della capacità bellica produttiva europea. In plenaria hanno votato a favore 446, 67 contrari e 112 gli astenuti. Il centrodestra ha votato compatto per il sì, spaccato il PD, contrario il Movimento 5 Stelle.
Il 71,4% ha votato a favore del provvedimento che si promette di destinare 500 milioni su 209 miliardi a favore dell'Ucraina. Il 17,9% dei votanti si è astenuto mentre ha votato contro solo il 10,7%. Una mossa di cui Zelensky, oggi in visita in Moldavia per la riunione della Comunità politica europea sarà fiero considerando che sta provando in ogni modo a rallentare un ipotetico cessate il fuoco.
Lo sforzo bellico dell'Ucraina, oltre che dai vari "aiuti" militari che i Paesi stanno adottando, verrà sostenuto prelevando dai fondi della ricostruzione una sostanziale somma atta a colmare la carenza di munizioni, missili e loro componenti. Il via libera arriva dopo le parole di Elly Schlein che tramite un video su Instagram invitava il Parlamento a votare contro il provvedimento, bollandolo come "inaccettabile". Un messaggio che in molti hanno visto come puntato verso il governo più che contro il proprio gruppo parlamentare dei socialisti.
Gli emendamenti presentati dal gruppo dei Socialisti e democratici sono stati respinti. All'interno la richiesta di non proseguire con lo stanziamento dei fondi del Pnrr e di coesione per la produzione bellica. E Brando Benifei, capo delegazione in Europa dei 16 eurodeputati del PD attacca: "Smentendo quanto fatto trapelare da Palazzo Chigi, la destra italiana ha scelto oggi di non supportare i nostri emendamenti per escludere Pnrr e fondi coesione dalle risorse utilizzabili per la produzione di munizioni: confusione o malafede? Il Governo chiarisca immediatamente".
I dem però, come preannunciato si spaccano. Votano a favore Benifei, Mercedes Bresso, Beatrice Covassi, Paolo De Castro, Elisabetta Gualmini, Alessandra Moretti, Pina Picierno, Daniela Rondinelli, Irene Tinagli, Patrizia Toia. Si astengono Pietro Bartolo, Camilla Laureti, Franco Roberti e Achille Variati. Contrario invece Massimiliano Smeriglio che oggi ha dichiarato: "Rispetto al voto di un mese fa cresce l’area del dissenso sulla trasformazione delle risorse del Pnrr e dei fondi di coesione in armi. Un atto sbagliato che riarma 27 eserciti nazionali con soldi per le politiche sociali e ambientali senza far fare un passo in avanti alla difesa comune europea. E per il governo Meloni un assegno in bianco per modificare il Pnrr a proprio piacimento. Lavoriamo per ribaltare questo esito con il voto finale sull’atto previsto a luglio. Bene anche l’area di dissenso che si è espressa tra le fila del Pd".
Nicola Fratoianni a margine del flash mob organizzato da Avi (Alleanza Versi e Sinistra) davanti a Montecitorio ha dichiarato: "Quello che sta accadendo in questi minuti al Parlamento europeo è particolarmente grave: la guerra cancella la transizione ecologica, cancella l'idea che l'Europa investa risorse per le generazioni future".
"Non c'è solo questo: in quel documento è prevista la possibilità di derogare alle norme di sicurezza sul lavoro, agli orari di lavoro, in nome della produzione di armamenti". Poi una frecciata al Pd: "Non si può essere contrari e votare a favore. Ci sono cose che in politica sono più semplici di quanto si possa immaginare".
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