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Schlein: “No all'uso del Pnrr per le armi da mandare in Ucraina, inaccettabile", ma i dem in Europa voteranno sì - VIDEO

Quest'oggi in Europa si discuterà dell'"Act in Support of Ammunition Production", volto a stanziare 500 milioni del Pnrr e dei fondi di coesione per produrre armamenti. La dem ripete che è "inaccettabile" ma gran parte dei 16 eurodeputati del PD ha già deciso

01 Giugno 2023

"No al Pnrr per le armi in Ucraina". È questa la linea di Elly Schlein che ieri su Instagram è tornata sulla sconfitta alle comunali giurando "non è finita, mettetevi comodi", e chiarendo la posizione del PD riguardo l'annoso tema di utilizzare i fondi del Pnrr. Quest'oggi a Bruxelles si discuterà infatti dell'"Act in Support of Ammunition Production", denominato "Asap", il provvedimento nel quale si chiede di utilizzare circa 500 milioni di euro per comprare armi e munizioni. Il Pd proverà a espungere queste due voci dai finanziamenti, tramite un emendamento dei socialisti europei, ma difficilmente passerà e alla fine – questa è la linea – voterà comunque sì a tutto il pacchetto, Pnrr incluso, come il resto del Pse.

Schlein: "No all'uso del Pnrr per le armi in Ucraina"

Nel suo video la Schlein dichiara: "Domani (oggi, ndr) c'è una votazione al PE su un regolamento che vuole costruire degli strumenti comuni sulle munizioni per ricaricare gli stock europei ed aiutare l'Ucraina. Su questo il PD ha due punti fermi: non ci sono dubbi sul pieno supporto all'Ucraina con ogni mezzo necessario, all'autodifesa di quel popolo rispetto ad un'invasione criminale come quella di Putin, così come siamo favorevoli ad un avanzamento nel senso di una difesa comune europea".

Nel secondo punto precisa: "Non è per noi accettabile utilizzare le risorse del Pnrr e dei fondi di coesione per produrre munizioni ed armamenti soprattutto in un Paese dove c'è un governo che è sempre stato ambiguo, che sta rallentando la sua attuazione. Lo dicono i dati di questi giorni. Il Pnrr lo abbiamo ottenuto in un'epoca di grande difficoltà per il Paese: l'epoca della pandemia. E con finalità precise, quello della ricostruzione del cambiamento dell'Italia: sulla riconversione ecologica, sulla trasformazione digitale, sulla coesione sociale", spiega. Per questo "non possiamo accettare che i fondi vengano sottratti alle finalità previste per andare in un'altra direzione".

Schlein: "Presentati degli emendamenti sul tema". Ma il PSE voterà a favore della produzione di armi


La dem incalza e rivela come il suo partito abbia "presentato degli emendamenti al Parlamento Europeo. Sono stati adottati e saranno sostenuti dal Partito Socialista. Io mi auguro che anche gli eurodeputati degli altri gruppi sostengano questi emendamenti e non basta questo perché voglio già dirvi che domani al Senato al governo della Meloni chiederemo un impegno nero su bianco, a non dirottare i fondi del Pnrr e dai fondi di coesione nella direzione della produzione di armamenti".

Purtroppo per Schlein e per i molti che ancora sperano nel cessate il fuoco in Ucraina, il Parlamento Europeo respingerà i due emendamenti e voterà a favore del provvedimento del deputato Thierry Breton, compreso il Partito Socialista Europeo di cui fa parte il PD. Chi voterà no sarà Massimiliano Smeriglio, mentre potrebbero astenersi Pietro Bartolo, Achille Variati e Franco Roberti. Ma gran parte dei 16 eurodeputati capitanati da Brando Benifei, ha già messo in chiare le cose. Un rischio cortocircuito, l'ennesimo, dopo la batosta alle comunali.

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