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Guerra Ucraina, via libera di Putin e Zelensky alla missione di pace di 6 Paesi africani. Delegazioni a Mosca e Kiev

La missione internazionale è promossa da Sudafrica, Zambia, Senegal, Repubblica del Congo, Uganda ed Egitto

16 Maggio 2023

Guerra Ucraina, via libera di Putin e Zelensky alla missione di pace dei Paesi africani. Delegazioni a Mosca e Kiev

Via libera da parte di Russia e Ucraina alla missione di pace dei Paesi africani. Le autorità russe e ucraine hanno accettato di ricevere una delegazione dai Paesi africani con l'obiettivo di trovare una soluzione pacifica al conflitto. Lo ha riferito il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, precisando che la missione internazionale è promossa non solo dal Sudafrica, ma anche da Zambia, Senegal, Repubblica del Congo, Uganda ed Egitto, aggiungendo che anche il segretario generale delle Nazioni Unite, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna sono stati informati dell'iniziativa. "Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, con cui sono in contatto, hanno concordato di ospitare una missione di diversi capi di Stato africani a Mosca e a Kiev", ha detto Ramaphosa da Singapore, dove si trova in visita ufficiale. Washington e Londra hanno espresso un sostegno "cauto" al piano di pace, ha aggiunto Ramaphosa.

Il presidente sudafricano ha ribadito la posizione di “non allineamento” nel conflitto ucraino

"Dobbiamo sforzarci per trovare una soluzione pacifica al devastante conflitto in Ucraina, al suo costo in vite umane e all'impatto sul continente africano", ha sottolineato il presidente Ramaphosa. "L'Africa è preoccupata per la crisi in Ucraina, che colpisce direttamente i Paesi africani e provoca l'aumento dei prezzi di cibo e carburante", ha aggiunto il presidente sudafricano. Ramaphosa ha di recente difeso la sua posizione di “non allineamento” nel conflitto ucraino e ha fatto in modo che questa equidistanza non favorisse il Paese invasore, rispondendo così alle accuse degli Stati Uniti su un presunto rifornimento di armi a Mosca da parte di Pretoria.

Per Ramaphosa ci sono "straordinarie pressioni” sul Sudafrica per abbandonare la neutralità

Ramaphosa ha detto che ci sono "straordinarie pressioni" sul suo Paese affinché abbandoni la sua posizione di non allineamento sulla guerra in Ucraina, ribadendo tuttavia che il Sudafrica non si schiererà in quella che ha definito "una sfida di fatto tra Russia e Occidente". Nella sua newsletter settimanale, Ramaphosa ha tenuto a rimarcare che il suo Paese non è stato e non sarà coinvolto in una competizione tra potenze globali. "Ciò non significa che non abbiamo una posizione sul conflitto Russia-Ucraina. Coerentemente con la nostra posizione sui conflitti in altre parti del mondo, il punto di vista del Sudafrica è che la comunità internazionale deve lavorare insieme per ottenere urgentemente una cessazione delle ostilità e prevenire ulteriori perdite di vite umane e sfollamento di civili in Ucraina. Deve sostenere un dialogo significativo verso una pace duratura, che garantisca la sicurezza e la stabilità di tutte le nazioni. Come Paese - ha proseguito - ci impegniamo a rispettare gli articoli della Carta delle Nazioni Unite, incluso il principio secondo cui tutti i membri devono risolvere le loro controversie internazionali con mezzi pacifici. Sosteniamo il principio che i membri dovrebbero astenersi dalla minaccia o dall'uso della forza contro l'integrità territoriale o l'indipendenza politica di altri Stati”.

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