03 Maggio 2023
Jack Alan Markell; Fonte: Flickr
I media americani annunciano il nome del probabile nuovo ambasciatore americano in Italia. Si tratta del democratico Jack Alan Markell, ex governatore del Delaware e amico intimo della famiglia del Presidente Joe Biden. Secondo diversi osservatori, il mandato romano di Markell si concentrerà in particolare sull’osservazione dei rapporti con Pechino e sull’influenza cinese.
Secondo quanto riportato dai media americani, il prossimo ambasciatore di Washington a Roma dovrebbe essere il democratico Jack Alan Markell. A sceglierlo, il presidente Joe Biden, che da anni intrattiene con Markell rapporti di amicizia personali. La nomina non è ancora stata ufficializzata dalla Casa Bianca, si dovrà infatti attendere l’approvazione del Senato, ma sembra essere ormai cosa fatta.
Markell è uno storico amico della famiglia Biden, molto vicino all’amato figlio del Presidente, Beau Biden, morto nel 2015 per un tumore al cervello. Il funzionario, 62 anni, è stato governatore dello stato del Delaware, Paese natale del Presidente, dal 2009 al 2017 e nel 2021 coordinatore della “Operations Allies Refuge”, la missione americana che mirava ad evacuare dall’Afghanistan quanti negli anni della guerra avevano collaborato con gli alleati occidentali. Recentemente, valutato come possibile Capo di Gabinetto della Casa Bianca, è attualmente ambasciatore all’OCSE a Parigi. Un uomo, quindi, molto vicino all’amministrazione statunitense, testimonianza di un crescente interesse, al di là dell’Atlantico, per Roma e le sue dinamiche.
Il precedente ambasciatore americano nella capitale era stato Lewis Eisenberg, scelto dall’ex Presidente Donald Trump, ed il cui mandato era terminato il 20 gennaio 2021. Da allora la rappresentanza statunitense in Italia era composta a due incaricati d’affari, Thomas Smitham e Shawn Crowley. Uno sgarbo che da anni il nostro Paese chiedeva di superare.
Considerando la carriera di Markell e le spinte del Congresso americano al contenimento dell’influenza cinese in Europa, molti osservatori ritengono che uno dei punti cardine del mandato del nuovo potenziale ambasciatore sarà l’osservazione dello sviluppo dei rapporti romani con Pechino. In particolare grande attenzione verrà rivolta alla questione del 5G, con Washington intenzionata ad ostacolare le aziende Huawei e Zte, ed al controllo della posizione italiana riguardo al tema “Via della Seta”, argomento su cui gli americani ci accusano di sbavature a causa dell’apertura al progetto di alcuni anni fa.
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