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Cisgiordania, Tel Aviv impone costruzione 9mila abitazioni israeliane, PeaceNow: “Piano distruttivo, impedisce creazione Stato Palestinese"

Secondo Peace Now, il piano di 9mila nuove abitazioni rappresenta un ulteriore tentativo di una politica fatta di violenza strutturale, soprusi e pratiche riconducibili a una logica genocida, che mira a rendere impossibile la nascita di uno Stato palestinese sovrano

17 Dicembre 2025

Cisgiordania, Tel Aviv promuove 9mila abitazioni a Gerusalemme Est, PeaceNow: “Piano distruttivo, impedisce creazione Stato Palestinese"

Fonte: X @herrison907

Le autorità israeliane hanno avviato l’iter per la costruzione di circa 9mila nuove unità abitative nella Gerusalemme Est occupata, su terreni palestinesi, rafforzando una strategia di accaparramento delle terre, espansione coloniale e sistematica negazione dell’autodeterminazione palestinese. Secondo Peace Now, il piano rappresenta un ulteriore tassello di una politica fatta di violenza strutturale, soprusi e pratiche riconducibili a una logica genocida, che impedisce la nascita di uno Stato palestinese sovrano accanto a quello Israeliano.

Cisgiordania, Tel Aviv impone costruzione 9mila abitazioni israeliane, PeaceNow: “Piano distruttivo, impedisce creazione Stato Palestinese"

Il progetto riguarda l’area dell’ex aeroporto di Qalandiya, nella parte nord-orientale di Gerusalemme Est, dove il governo di Israele intende realizzare il nuovo insediamento denominato “Atarot”. Secondo l’organizzazione israeliana Peace Now, il piano sarà discusso e approvato dal Comitato distrettuale per la pianificazione e l’edilizia e punta a creare un’enclave coloniale nel cuore di un’area palestinese densamente popolata. L’insediamento sorgerebbe tra Ramallah, Kafr Aqab, il campo profughi di Qalandiya, ar-Ram, Beit Hanina e Bir Nabala, frammentando ulteriormente il territorio palestinese e isolando le comunità locali. Un’operazione che rientra in una più ampia strategia di annessione de facto, accompagnata da demolizioni di abitazioni, restrizioni alla mobilità e continue violenze da parte dell’esercito e dei coloni.

Peace Now ha definito il progetto "un piano distruttivo che, se attuato, impedirebbe qualsiasi possibilità di collegare Gerusalemme Est con l’area palestinese circostante e, di fatto, bloccherebbe la creazione di uno Stato palestinese accanto a Israele". Secondo l’organizzazione, il governo Netanyahu sta sfruttando il contesto di guerra e impunità internazionale per accelerare politiche di espansione coloniale che cancellano ogni prospettiva di pace.

L'accaparramento di terre, illegali secondo il diritto internazionale, si inserisce in un quadro più ampio di violenza sistemica, espulsioni forzate e controllo territoriale. Tutto ciò viene definito come una forma di genocidio lento, portato avanti dalle forze israeliane e Tel Aviv al fine di riuscire nel folle piano "The Greater Israel".

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