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Libano, Israele costruisce nuovo “muro per l’accaparramento di terre” sulla Linea Blu tra Avivim e Maroun al-Ras- VIDEO

Israele ha iniziato ha costruire un nuovo “muro per l’accaparramento di terre” sulla Linea Blu tra Avivim e Maroun al-Ras violando il confine con il Libano e il diritto internazionale

12 Novembre 2025

Israele ha avviato la costruzione di un nuovo muro di cemento lungo la Linea Blu, il confine de facto stabilito dalle Nazioni Unite dopo il ritiro israeliano dal Libano nel 2000. L’opera, che si estende tra il villaggio israeliano di Avivim e l’area di Jal al-Deir, in una zona di confine già teatro di scontri e rivendicazioni territoriali, è stata subito definita da fonti libanesi come una violazione della sovranità nazionale e del diritto internazionale.

Libano, Israele costruisce nuovo “muro per l’accaparramento di terre” sulla Linea Blu tra Avivim e Jal al-Deir

Secondo diverse fonti arabe e libanesi, i militari israeliani (IDF) stanno costruendo il muro su porzioni di territorio oltre la Linea Blu, a circa un chilometro dentro il suolo libanese, nei pressi di Jabal al-Bat, non lontano dalle città di Maroun al-Ras e Aitaroun. Queste località del Sud del Libano erano già state duramente colpite in passato durante i conflitti tra Hezbollah e l’esercito israeliano, e oggi si trovano nuovamente nel mirino delle tensioni.

Il Libano denuncia Israele di "appropriazione di terre" 

Hezbollah ha definito la costruzione un atto ostile e provocatorio, avvertendo che “ogni modifica unilaterale dei confini sarà considerata una violazione della sovranità libanese e degli accordi internazionali”. Anche il governo di Beirut ha condannato l’iniziativa, parlando di “occupazione strisciante” e denunciando che Israele “sta consolidando la propria presenza militare su suolo libanese sotto il pretesto della sicurezza”.

Il muro, composto da blocchi di cemento armato e dotato di telecamere, torri di sorveglianza e sensori elettronici, si aggiunge alle barriere costruite da Israele negli ultimi mesi lungo i tratti più sensibili del confine.

Beirut denuncia che la costruzione avviene su terre libanesi occupate e che Israele starebbe “modificando di fatto la geografia del confine”, spostando la linea di demarcazione stabilita dall’ONU.

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