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Mercosur, Meloni: "Accordo prematuro finché non ci sono garanzie per agricoltori", Macron si oppone ad ''atto di forza" dell'Ue

Intervenendo alla Camera in vista del Consiglio Ue, Meloni ha chiarito la posizione italiana: "Riteniamo che firmare l'accordo nei prossimi giorni sia ancora prematuro, servono misure aggiuntive a tutela del settore agricolo". Macron ha, invece, avvertito che "la Francia si opporrà in modo molto determinato"

17 Dicembre 2025

Mercosur, Meloni: "Accordo prematuro finché non ci sono garanzie per agricoltori", Macron si oppone ad ''atto di forza" dell'Ue

Meloni e Macron, fonte: imagoeconomica

Sull'accordo Mercosur, la premier Giorgia Meloni giudica l’intesa prematura senza garanzie concrete per gli agricoltori, mentre Emmanuel Macron avverte che Parigi si opporrà a qualsiasi "atto di forza" di Bruxelles per imporne l’approvazione. Al centro del confronto c’è il grande accordo di libero scambio tra Ue e i Paesi sudamericani del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay), che mira a ridurre dazi e barriere commerciali aprendo i mercati, ma che espone il settore agricolo europeo a una concorrenza considerata squilibrata.

Mercosur, Meloni: "Accordo prematuro finché non ci sono garanzie per agricoltori", Macron si oppone ad "atto di forza" dell'Ue

L’accordo Ue–Mercosur è pensato per creare una delle più grandi aree di libero scambio al mondo in cui l’Europa potrebbe esportare più automobili, macchinari, vini e servizi in Sud America, mentre il Mercosur avrebbe un accesso facilitato al mercato europeo per carne bovina, zucchero, soia e riso. In concreto, il trattato prevede l’abbattimento graduale di gran parte dei dazi doganali (oggi fino al 35% su alcuni prodotti industriali europei e fino al 15% su diverse importazioni agricole sudamericane), con quote e salvaguardie per le filiere più sensibili. Proprio qui nasce il nodo politico per cui gli agricoltori europei temono un’ondata di importazioni a basso costo, prodotte con standard ambientali e sanitari meno stringenti.

Intervenendo alla Camera in vista del Consiglio Ue, Meloni ha chiarito la posizione italiana: "Riteniamo che firmare l'accordo nei prossimi giorni sia ancora prematuro: è necessario attendere che il pacchetto di misure aggiuntive a tutela del settore agricolo sia perfezionato e discusso con i nostri agricoltori". La premier ha precisato che l’Italia non intende bloccare l’intesa, ma approvarla solo quando includerà "adeguate garanzie di reciprocità". Roma chiede meccanismi di salvaguardia, un fondo di compensazione in caso di squilibri e controlli fitosanitari rafforzati, misure annunciate dalla Commissione ma non ancora completamente finalizzate.

Ancora più dura la linea francese. Macron ha, infatti, avvertito che "la Francia si opporrà in modo molto determinato" se l’Ue tenterà un "atto di forza" per accelerare la ratifica. Parigi, sotto pressione per le proteste degli agricoltori, sostiene che non c’è visibilità sufficiente sulle condizioni richieste a tutela del settore primario e spinge per rinviare il voto al prossimo anno. Le misure di protezione proposte da Bruxelles - come la sospensione automatica delle importazioni se volumi o prezzi superano determinate soglie - vengono giudicate incomplete.

La decisione ora passa al Consiglio europeo che dovrà scegliere se procedere subito, rischiando uno scontro frontale tra capitali, oppure prendersi tempo per chiudere le garanzie richieste. 

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