17 Aprile 2023
Duda e Mattarella, fonte Twitter: @TVPParlament
Sergio Mattarella è in visita in Polonia. Fra i temi più caldi che affronterà ci saranno le politiche agricole estere di Varsavia in relazione al conflitto fra Russia e Ucraina. Ieri il Paese ospitante ha decretato lo stop all'importazione e al transito del grano e di altri prodotti agricoli di Kiev.
La visita del Presidente della Repubblica in Polonia è iniziata con il suo arrivo ieri sera. Oggi, lunedì 17 aprile, si incontrerà con il suo omologo Andrzej Duda al Palazzo presidenziale, mentre domani si vedrà con il primo ministro, Mateusz Morawiecki, e con i presidenti del Sejm e del Senato, Elzbieta Witek e Tomasz Grodzki.
Durante la sua permanenza si recherà al campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau laddove deporrà una corona. La data della visita è particolarmente significativa: è la vigilia dell’80esimo anniversario della Rivolta del ghetto di Varsavia.
I colloqui di Sergio Mattarella verteranno su due temi principali: la sicurezza e la politica agraria estera del Paese. Dallo scoppio della guerra alle sue porte la Polonia si è dimostrata uno degli alleati più strenui e combattivi per l'Ucraina. Oltre ad ampie forniture di armi, Varsavia è stata la prima ad inviare i jet da combattimento a Kiev, pur contro il parere di Germania e Stati Uniti.
Il prolungarsi del conflitto, però, sta avendo i suoi effetti. Innanzitutto, la Polonia ha accolto oltre 1 milione e mezzo di profughi dal Paese confinante. Questo sta influenzando non poco il sostegno dell'opinione pubblica al conflitto.
L'altro elemento spinoso del quale Mattarella dovrà discutere è lo stop, giunto proprio ieri, all'importazione e al transito del grano e di altri prodotti agricoli di Kiev. La decisione è arrivata al seguito delle feroci proteste degli agricoltori che hanno addirittura portato alle dimissioni del ministro dell’Agricoltura Henryk Kowalczyk il 5 aprile 2023, giorno della visita di Volodymyr Zelensky.
Dallo scoppio del conflitto l'Unione Europea, oltre a sanzionare i prodotti russi, ha agevolato quelli ucraini, specialmente il grano. Quest'ultimo è fatto circolare senza dazi o quote e ha inondato i mercati vicini, specialmente quelli di Polonia, Romania e Ungheria.
La reazione di Bruxelles alla decisione polacca è stata subitanea e decisa. Un portavoce ha dichiarato: "La politica commerciale è di competenza esclusiva dell'Ue e, pertanto, non sono accettabili azioni unilaterali". Il presidente Mattarella, quindi, toccherà con mano il confine fra difesa degli interessi nazionali e europeismo.
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