23 Gennaio 2023
Altri 500 milioni di euro. È la (nuova) somma che l’Unione europea destinerà all’Ucraina sotto forma di aiuti militari. Anche l’Ungheria di Viktor Orbán, che appariva restia sui fondi, alla fine ha fatto dietrofront e ha dato l’ok all'ennesima tranche milionaria a favore di Kiev.
Sono stati i 27 ministri degli Esteri dell’Ue riuniti a Bruxelles per il Consiglio affari esteri a dare il via libero politico a una nuova tranche di aiuti militari all'Ucraina del valore di 500 milioni nel quadro delle risorse dell’European Peace Facility. Quel che ha stupito, però, è stata la giravolta di Budapest, che aveva opposto resistenza allo sblocco di un ulteriore invio di aiuti militari in Ucraina. “Qualsiasi decisione che possa portare al prolungamento della guerra è contraria ai nostri interessi, e quindi non consideriamo giusto o una buona idea aumentare le forniture di armi, ma non blocchiamo l'attuazione della decisione dell'Ue al riguardo”, ha spiegato il ministro ungherese degli Esteri, Péter Szijjártó, a margine del Consiglio affari esteri, soffermandosi sul decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia e sottolineando che la proposta in merito della Commissione europea sarebbe “abbastanza avanzata e sostenuta dalla maggioranza degli Stati membri”. Szijjártó ha ribadito la contrarietà di Budapest a nuove misure restrittive contro il Cremlino, lamentando il fatto che alla riunione dei ministri degli Esteri Ue “regni lo stesso clima bellicoso dell'anno scorso”. “Stiamo parlando di spedizioni di armi e sanzioni, non di pace”, ha incalzato il ministro, bollando le misure restrittive finora adottate come "un esperimento fallito”, dal momento che non sono riuscite a fermare la guerra russa in Ucraina.
Pronta la replica del Cremlino all’invio di nuovo aiuti militari a Kiev. “I Paesi europei che contribuiscono direttamente o indirettamente a inondare l'Ucraina di armi ne sono responsabili, e a pagare per questo pseudo sostegno sarà il popolo ucraino”, ha detto il portavoce Dmitry Peskov. Il vice ministro degli Esteri, Serghei Ryabkov, ha assicurato che le forze russe “sbricioleranno” tutte le armi e i mezzi militari che i Paesi occidentali forniranno all'Ucraina. “Gli avversari della Russia continuano ad alzare la posta, ma, come abbiamo detto fermamente in numerose occasioni, gli obiettivi dell'operazione militare speciale saranno raggiunti”.
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