01 Dicembre 2022
Laura Boldrini fa scuola in Spagna. Non con “la presidente” o “l’architetta”, ma con il divieto pubblicizzare giocattoli con stereotipi di genere. Dalla giornata di oggi, giovedì 1 dicembre, è entrato in vigore un nuovo codice deontologico concordato tra il governo spagnolo presieduto dal socialista Pedro Sánchez, l’Associazione spagnola dei produttori di giochi e Autocontrol, un’organizzazione indipendente responsabile dell’autoregolamentazione del settore pubblicitario iberico, con l’obiettivo di evitare disparità e imposizione dei ruoli tradizionali di genere per quanto riguarda la promozione di prodotti rivolti a minori.
In Spagna non occorrerà più chiedere se i giocattoli sono per un bambino o per una bambina, ma saranno destinati a entrambi i generi. Secondo il ministro spagnolo dei consumatori la pubblicità per l’industria dei giochi dovrebbe diventare “più giusta, più onesta e costruttiva. E sbarazzarsi degli stereotipi di genere”. La norma prevede che “i giocattoli non verranno presentati con indicazione esplicita o implicita che siano per l’uno o per l’altro sesso, né verranno fatte associazioni di colori come il rosa per le bambine e l’azzurro per i bambini, evitando quindi pubblicità come quelle di bambole o cucine in miniature specificamente destinate alle bambine”.
Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla presenza di personaggi famosi, reali o immaginari, sportivi, influencer o protagonisti di serie e film, all’interno delle pubblicità che non dovranno mostrare gli adulti che offrono regali come persone più generose o più affettuose verso i minori. Tra i principali promotori del codice deontologico c'è il ministro spagnolo delle Imprese, Alberto Garzón. E apprezzamenti per la norma sono arrivati anche dall’Italia. “Siamo pienamente d’accordo per l’adozione del codice deontologico spagnolo”, ha spiegato Marianna Ghirlanda, presidente dell’associazione dei pubblicitari internazionali Iaa Italy. “Le discriminazioni e gli stereotipi di genere si formano già in età precoce. Un codice di condotta andrebbe adottato non solo per l’advertising. ma per tutta la filiera produttiva dei giocattoli, perché se è giusto che i giocattoli negli spot siano presentati come gender free, è altrettanto giusto che i prodotti stessi siano realizzati nello stesso modo”.
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