20 Settembre 2022
Nonostante le parole rassicuranti di Erdogan, sembra che la Russia si stia sempre più abituando a un conflitto di lunga durata. Attraverso la stesura di nuovi emendamenti, la Duma di Stato, equivalente russo del nostro parlamento, sta approvando una specifica legislazione di guerra nel codice penale, introducendo nell'ambito legale concetti come "mobilitazione", "diserzione" e "saccheggio". Lo scopo? Introdurre pene più dure per i disertori, allungare i tempi di servizio e - forse - prepararsi alla mobilitazione generale. I nuovi articoli entreranno in vigore appena approvati dal presidente Vladimir Putin.
Una serie di reati sono stati inaspriti, specialmente "sotto legge marziale, in guerra o durante una mobilitazione":
Vale la pena di osservare che, dal momento che la Russia non è tecnicamente in guerra con l'Ucraina, né sta conducendo la mobilitazione generale, queste leggi non si troverebbero al momento applicazione. Secondo alcuni, sono dunque segnali che Mosca si prepara alla mobilitazione, o vuole fare credere di farlo per intimidire gli avversari.
Alcuni reati sono invece stati introdotti ex-novo:
Non è difficile vedere in questi provvedimenti uno specchio delle varie difficoltà affrontate dalla Russia nel corso del conflitto. I casi di battaglioni che si sono rifiutati di portare avanti attacchi sono stati numerosi, e la recente rotta di Kharkiv ha visto molti soldati arrendersi. Un caso particolare è quello del saccheggio, volto forse a prevenire l'impossessarsi illegale di materiale destinato al fronte, e in parte a evitare figuracce, come quelle causate da fotografie di elettrodomestici rubati dalle truppe russe alla popolazione civile nel corso della "operazione speciale".
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