23 Dicembre 2025
"Da ieri notte la Russia sta lanciando un massiccio attacco all'Ucraina, soprattutto alla nostra energia, alle infrastrutture civili, praticamente a tutta l'infrastruttura della vita": a comunicarlo sul suo canale Telegram è il presidente Volodymyr Zelensky che ha accusato Mosca di aver condotto numerosi attacchi aerei su 13 regioni.
A quanto risulta da fonti locali dunque, 13 regioni ucraine sarebbero state prese di mira da un "massiccio" attacco combinato russo che, dalla notte di ieri 22 dicembre, ha sganciato "oltre 650 droni" e "più di 30 missili". Finora le vittime accertate sono tre: una donna, colpita da un drone nella regione di Kiev, un secondo ucciso nella regione di Khmelnytskyi e un bambino di 4 anni tragicamente morto a Zhytomyr. Numerosi i feriti, di cui quattro accertati solo nel quartiere Svyatoshynskyi di Kiev. Sembra infatti che raffiche di missili da crociera Kh-101, di cui otto intercettati dalle difese ucraine, di missili balistici Kinzhal e di droni Geran-2 abbiano puntato soprattutto alle infrastrutture energetiche dell'Ucraina occidentale.
Di contro però droni ucraini sono stati lanciati contro l'impianto petrolchimico della Lukoil di Stavrolen, a Budyonnovsk. I video diffusi sui social mostrano incendi diffusi e fiamme visibili a distanza. Mentre gli attacchi russi e ucraini continuano a vicenda, Zelensky continua a pressare: "L'attacco russo di stanotte segnala molto chiaramente le priorità russe. Un attacco prima di Natale, quando le persone vogliono semplicemente stare con i loro cari, a casa, in sicurezza. (...) Putin non riesce a riconciliarsi con l'idea di dover smettere di uccidere. E questo significa che il mondo non sta facendo abbastanza pressione sulla Russia".
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