03 Agosto 2022
fonte: Imagoeconomica
Sergei Lavrov si espresso in modo critico sulla visita di Nancy Pelosi, rappresentante degli Stati Uniti d'America, a Taiwan. Secondo l'avviso del ministro degli Esteri russo si tratterebbe di un tentativo di Washington di "irritare" la Cina. "Non posso dire quale sia stata la loro motivazione, ma non ci sono dubbi sul fatto che rispecchia la stessa politica di cui parliamo rispetto alla situazione ucraina - ha affermato durante una visita in Myanmar, secondo dichiarazioni riportate dall'agenzia Tass - Si tratta del desiderio di dimostrare a tutti la loro impunità e illegalità. 'Faccio quello che voglio', è più o meno così".
Per Lavrov non ci sono altre "ragioni per creare una tale irritazione letteralmente dal nulla, pienamente consapevoli di quello che significa per la Cina", che non ha mai condannato l'invasione russa dell'Ucraina e che considera Taiwan una "provincia ribelle" da "riunificare". Ieri il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aveva bollato la visita della Pelosi a Taiwan come una "mera provocazione", confermando la "solidarietà" di Mosca a Pechino e insistendo sull' "approccio" del gigante asiatico "comprensibile" e "assolutamente giustificato".
La speaker della camera approdata sull'isola ha dichiarato: "Oggi la nostra delegazione è a Taiwan per chiare in modo inequivocabile che non abbandoneremo il nostro impegno nei confronti di Taiwan e che siamo orgogliosi della nostra amicizia duratura". In precedenza aveva affermato che la sua missione fosse "in amicizia con Taiwan e "in pace nella regione". Pelosi ha anche ricevuto un'onorificenza per gli sforzi profusi nella collaborazione tra Washington e Taipei.
Non è piaciuta alla Cina la mossa di Pelosi di arrivare sull'isola. Per cui nella serata di martedì 2 agosto il ministero degli Affari esteri cinese ha deciso di convocare d'urgenza l'ambasciatore degli Stati Uniti in Cina. Come riferito dall'emittente cinese Cctv: "Nella notte del 2 agosto, al viceministro degli Esteri cinese Xie Feng è stato ordinato di convocare con urgenza Nicholas Burns, l'ambasciatore degli Stati Uniti in Cina, a cui esprimere la forte protesta a nome del governo cinese per la visita della speaker Nancy Pelosi a Taiwan".
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