07 Luglio 2022
C’è aria di polemica a Kiev dopo che Valery Zaluzhnyi, capo delle forze armate ucraine, ha annunciato che i coscritti e riservisti (ossia, secondo la legge ucraina, tutta la popolazione maschile tra i 18 e i 65 anni in grado di portare le armi) non possono lasciare il proprio luogo di residenza senza un permesso speciale delle autorità del distretto territoriale. Comprensibilmente, la dichiarazione ha suscitato i malumori della popolazione che si sente imprigionata, al punto da richiedere l’intervento di Zelensky stesso che ha chiesto pubblicamente al Ministero della Difesa di consultarlo per le decisioni che riguardano così intimamente la popolazione civile.
Il Ministero della Difesa ha puntualizzato che non si tratta di un nuovo provvedimento, bensì di una vecchia legge risalente al 1992 dallo scopo di rendere più facile l’arruolamento ma anche il conteggio degli sfollati. Ciononostante, l’annuncio è stato accolto con preoccupazione dai cittadini di un paese in cui la guerra ha già pesantemente compromesso la quotidianità. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, indubbiamente esperto degli aspetti delicati della comunicazione mediatica e del consenso, ha ritenuto necessario tranquillizzare la popolazione, mettendosi così per il prima volta in contrasto – per quanto leggero – con le forze armate. Queste ultime hanno comunque specificato che la legge si applica solo per viaggiare al di fuori della propria regione (oblast) di provenienza.
A differenza dell’esercito russo, in cui molte decisioni sono prese dalla politica e specialmente in forza delle direttive personali del presidente Vladimir Putin (secondo molti analisti, questa è una delle ragioni delle deludenti performance dell’esercito russo nei primi mesi di guerra), le forze armate ucraine applicano una filosofia fortemente autonomista. La politica non interferisce con le decisioni dei generali, e gli stessi ufficiali minori sono incoraggiati a pensare per sé e prendere l’iniziativa. Questo attrito ha dato dunque adito a molte speculazioni: secondo alcuni, dietro all’annuncio di Zelensky vi sarebbe un tentativo di recuperare popolarità “sfidando” il popolarissimo capo delle forze armate Zaluzhnyi.
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