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Lukjanov: "Mosca punterà a Cine e India, con l'UE ha chiuso"

Torna a parlare Lukjanov, consigliere del Cremlino per la politica estera e annuncia che Mosca tornerà a parlare con l'Europa ma non sarà più come prima, adesso si concentrerà su Cina e India e punterà tutto a Est

18 Giugno 2022

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Fonte: Twitter

Fjodor Lukjanov, direttore della ricerca del Valdai Discussion Club, think tank vicino al Cremlino, nonché presidente del Consiglio per la politica estera e la difesa e direttore di Russia in Global Affairs

Ha dichiarato in un'intervista pubblicata su Repubblica la volontà del Cremlino di puntare tutto su Cina e India. La strada per Mosca dunque va sempre più a Est e abbandona ormai gli storici e rapporti con l'Occidente.

Lukjanov:"La Russia ha chiuso con l'UE"

A pronunciare queste parole È stato un uomo che al Cremlino gode di una grande stima e lo ha fatto al Forum economico di San Pietroburgo, la più importante vetrina economica della Russia. Il politologo Lukjanov infatti parla di una parentesi bellica che mette fine agli equilibri che si sono creati dopo la guerra fredda dov'è Mosca intendeva integrarsi con l'occidente.

Secondo il politologo questa stagione ha dato uno scossone all'economia russa che aveva bisogno di una spinta e doveva tentare di cambiare le cose. Anche i rapporti con l'occidente necessitavano di essere rinnovati, in questo modo la Russia ha capito esattamente dove deve andare e non è ad ovest.

Lukjanov: "Mosca sperimenterà una crisi senza precedenti"

Tuttavia Lukjanov a me te che probabilmente la Russia sperimenterà un declino economico conseguente a questa guerra e che presto vedrà i suoi effetti su vasta scala e dovrà affrontare giorno per giorno nuove emergenze economiche. Probabilmente la crisi durerà anni ma la cena capirà che l'unico partner strategico è la Cina: si tratta dell'unico paese verso cui la Russia potrei spostare quello che esporta oggi in Occidente e, in effetti è proprio in Cina che si stanno concentrando le forze di Mosca con la costruzione di nuovi gasdotti anche se quelli attuali Sono ancora troppo piccoli e il loro allargamento sarà comunque insufficiente anche al termine dei lavori nel 2026.

Ed infatti Lukjanov ammette: "La Russia può sopravvivere senza Occidente, ma è la qualità della sopravvivenza il problema. Possiamo vivere senza l'Europa e l'Europa senza di noi? Sì. Ma dovremmo? Dovremmo privarci deliberatamente di ulteriore opportunità? La logica della cooperazione economica spinge la Russia ed Europa a riavvicinarsi. Ma non si tornerà il modello precedente. Quell'era è finita".

Maria Melania Barone

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