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Lavrov in Turchia l'8 giugno per sbloccare l'export di grano

Per Edogan necessità sicurezza su export prodotti agricoli. L'intesa dovrebbe prevedere "l'apertura di un corridoio sicuro per il transito di navi cargo di grano attraverso il Mar nero"

31 Maggio 2022

Ucraina, Lavrov: "Italia in prima fila contro Mosca".  Riprende evacuazione Azovstal

Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov sarà in Turchia l'8 giugno per "discutere di corridoi sicuri" per il trasporto di grano dall'Ucraina, un modo per sbloccare l'export dal Paese di Zelensky. Lo ha annunciato quest'oggi martedì 31 maggio la Turchia. Se raggiunta, l'intesa dovrebbe prevedere "l'apertura di un corridoio sicuro per il transito di navi cargo di grano attraverso il Mar nero". Era stato ieri lo stesso Erdogan aveva posto nei suoi colloqui la necessità di creare corridoi sicuri per l'esportazione di prodotti agricoli. La Turchia si sta ritagliando uno spazio sempre più influente del corso di questa guerra.

Sergej Lavrov sarà in Turchia per discutere dell'export di grano

Il ministro degli Affari esteri russo Sergei Lavrov sarà in Turchia il prossimo 8 giugno per discutere la fine del blocco alle esportazioni di grano dall’Ucraina. La crisi alimentare scaturita dopo l'invasione dell'Ucraina si sta facendo sentire, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. L’intesa, come ha anticipato il suo omologo turco Mevlut Cavusoglu alla stampa turca, dovrebbe prevedere "l’apertura di un corridoio sicuro" per comprendere "il transito di navi cargo di grano attraverso il Mar nero".

Sergej Lavrov nella giornata di ieri, mentre la guerra in Ucraina si avvia verso il centesimo giorno, all’emittente francese TF1 ha cercato di rilanciare le relazioni con i paesi occidentali, dicendosi certo che "le porte del dialogo con l’Occidente non sono ancora chiuse". È stato proprio Erdogan, vero e proprio fattore in questa guerra a provare a far colloquiare Mosca e Kiev, non riuscendosi. Zelensky in un tweet ha affermato che "Con Erdogan concordiamo sulla necessità di riportare la pace. Apprezziamo l’aiuto della Turchia in questo processo". I due leader hanno affrontato anche il tema dei rischi che il conflitto sta provocando all’approvvigionamento mondiale di cibo, e rilanciato la cooperazione nell’ambito della difesa.

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