13 Maggio 2022
fonte: Facebook Dmytro Kuleba
Il possibile embargo del petrolio russo rimane uno dei temi più discussi di questi giorni e, stando a quanto riferiscono fonti europee direttamente dal palazzo di Bruxelles, i contatti tra i vari Paesi Ue starebbero procedendo non senza intoppi. L'Ungheria continua a dirsi contraria e oggi, venerdì 13 maggio 2022, gli ambasciatori dei vari Stati si sono riuniti in via ufficiale ma non avrebbero affrontato l'annoso tema. "Se ne parlerà tra sabato e domenica", dicono ancora le fonti. "Si tratta di un lavoro molto complesso".
Nonostante il no dell'Ungheria, la maggior parte dei Paesi Ue procede per la propria strada. L'embargo del petrolio che viene dalla Russia "ci sarà", affermano le indiscrezioni provenienti da Bruxelles riportate dall'agenzia stampa Ansa. "Ma - precisano - non ora. Ad oggi tutte le opzioni sono sul tavolo, la priorità è restare uniti", continuano.
A parlare di un "momento critico" è intanto Dmytro Kuleba, il ministro degli Esteri ucraino, che, affrontando il tema dell'embargo del petrolio russo, allude a una possibile "rottura dell'unità europea". "Se questo pacchetto viene adottato senza un embargo petrolifero, credo che il presidente Putin possa festeggiare perché sarà il primo caso in cui l’unità dell’Unione europea sarà rotta a causa della posizione di un paese, l’Ungheria", afferma a margine del G7.
E ancora: "Troppo denaro finisce nelle casse della Russia a causa delle esportazioni di gas e petrolio. Stiamo aspettando che finisca lo spettacolo dell’Ue sull’embargo al greggio: sul come si debba arrivare a un accordo con Budapest non ci esprimiamo, è compito dell’Europa. Ma se il sesto pacchetto sarà approvato senza il petrolio, Putin festeggerà", aggiunge Kuleba.
Infine il ministro degli Esteri di Kiev lancia un appello mentre si trova a Lubecca: "L'Ucraina vincerà se avrà abbastanza armi e le riceverà regolarmente", dice ai suoi colleghi al G7 oggi, 13 maggio 2022.
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