29 Aprile 2022
Si è concluso il vertice a Kiev tra Antonio Guterres e Volodymyr Zelensky e, non appena il segretario generale delle Nazioni Unite torna a casa, in molti commentano la sua visita nella capitale ucraina. Se da una parte c'è chi vede di buon occhio il viaggio di Guterres a Kiev, dall'altra non sono pochi coloro che lo criticano in un modo alquanto pungente. In particolare, a commentare ironicamente l'evento di ieri, giovedì 28 aprile 2022, è il giornalista David Parenzo: "Come Alice nel Paese delle meraviglie. Se questo è il capo dell'Onu..."
Guterres si è recato a Kiev dopo aver visto a Mosca Vladimir Putin. Sull'incontro tra il segretario generale delle Nazioni Unite e il leader della Russia non sono emersi particolari dettagli, se non che durante il vertice il Cremlino avrebbe mostrato la propria disponibilità per dei corridoi umanitari e un cessate il fuoco temporaneo a Mariupol. Tuttavia, quello che sta facendo più discutere non è il viaggio di Antonio Guterres nella capitale russa, ma quello nella capitale ucraina. E il motivo, secondo David Parenzo, è uno solo ed è molto chiaro.
Ospite a Tagadà, su La7, il giornalista parla senza mezzi termini: "Uno si aspetta non dai singoli Paesi, ma dal capo dell’Onu, luogo multilaterale per definizione, che il giorno due, il giorno tre, anche il giorno sei, vada lì. Non è solo un fatto simbolico, è soprattutto un fatto politico", afferma. "Prima di lui - aggiunge - ci sono andati tutti i leader nazionali e la situazione non era quella di oggi. Se neanche lui può mandare un segnale, ma anzi aspetta 62 giorni per andare in Ucraina, allora si deve riflettere sulla funzione dell'Onu e lo dico da persona che crede nel multilateralismo".
Insomma, per Parenzo non ci sono dubbi: la visita di Guterres a Kiev è stata fatta nel momento sbagliato. Secondo il giornalista avrebbe dovuto recarsi in Ucraina sin dagli ultimi giorni di febbraio, ovvero da quando è iniziata l'invasione russa nel Donbass, o - come la chiama il Cremlino - l'inizio della "missione speciale". E infine commenta ancora: "Andare prima a Mosca e dire che Putin deve collaborare, poi andare a Kiev, beh sembra un po' Alice nel Paese delle meraviglie".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia