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Russia, il consigliere di Putin: "Usa responsabili del neonazismo in Ucraina"

Il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa e braccio destro di Vladimir Putin, Nikolof Patrushev: "America inculcava, da prima del 2014, negli ucraini l’esclusività della loro nazione e l’odio per tutto ciò che è russo"

28 Aprile 2022

Russia, il consigliere di Putin: "Usa responsabili del neonazismo in Ucraina"

Fonte: Twitter

Il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa e braccio destro di Vladimir Putin, Nikolof Patrushev, commenta le guerra in Ucraina e per quello che sta succedendo da oltre due tra le truppe di Kiev e quelle di Mosca, ritiene una sola Nazione responsabile: l'America. Intervistato dal quotidiano russo Rossijskaja Gazeta, il consigliere del leader del Cremlino commenta: "Gli Stati Uniti stanno facendo di tutto perché gli altri centri del mondo multipolare non osino nemmeno alzare la testa, mentre il nostro Paese non solo ha osato, ma ha anche dichiarato pubblicamente che non avrebbe giocato secondo le regole imposte".

Russia, il consigliere di Putin: "Usa inculca negli ucraina odio verso di noi"

"Si è cercato di costringere la Russia a rinunciare alla sua sovranità, autocoscienza, cultura, politica estera e interna indipendente. Nel tentativo di sopprimere la Russia, gli americani, sfruttando le loro creature a Kiev, hanno deciso di creare un ‘antipode’ per il nostro Paese, scegliendo cinicamente l’Ucraina, cercando di dividere un popolo essenzialmente unico", continua Nikolof Patrushev, che poi precisa: "Non trovando basi per attirare gli ucraini dalla sua parte, Washington, molto prima del golpe del 2014, inculcava negli ucraini l’esclusività della loro nazione e l’odio per tutto ciò che è russo. Tuttavia - spiega - la storia insegna che l’odio non può mai diventare un fattore di unità nazionale".

In riferimento all'invasione russa nel Donbass iniziata lo scorso 24 febbraio, il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa afferma che "se oggi qualcosa unisce i popoli in Ucraina, è la paura delle atrocità dei battaglioni nazionalisti. Pertanto il risultato della politica dell’Occidente e del regime di Kiev da esso controllato, non può che essere la disintegrazione dell’Ucraina in più Stati". E ancora: "L’operazione militare speciale - prosegue Patrushev - ha obiettivi specifici, dal raggiungimento dei quali dipende non solo il benessere, ma la vita stessa di milioni di persone, la salvezza della popolazione delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk dal genocidio che i neonazisti ucraini stanno praticando già da otto anni".

Infine il consigliere russo del presidente Putin conclude: "La Russia ha scelto la via della piena tutela della propria sovranità, della ferma difesa degli interessi nazionali, dell’identità culturale e spirituale, dei valori tradizionali e della memoria storica".

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