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Roberto Saviano e foto del bimbo ucraino, letterina aperta da parte di un suo detrattore parziale e imparziale

Dove si invoca, non solo per Saviano, un difficile se non impossibile abbandono del tifo da stadio, soprattutto in materia di guerra

18 Aprile 2022

B-21 Grad multiple launcher

Letterina aperta di dopo Pasqua a Roberto Saviano, da parte di un suo detrattore parziale e imparziale dove si invoca, non solo per Saviano, un difficile se non impossibile abbandono del tifo da stadio, soprattutto in materia di guerra.

Caro Roberto Saviano, siccome recentemente te mi hai lanciato una sfida su Instagram, davanti ad un nutrito pubblico ovviamente tuo pedissequo, in attesa dello svolgersi della disfida ti mando codesta letterina post-pasquale.

Spieghiamo che siccome ti ho sfottuto per aver pubblicato una sequenza di foto un po' farlocca, te mi hai sfidato ad un confronto in materia di guerra e strategia, citando anche giustamente Clausewitz, Liddell Hart e il manuale di studi strategici di Giacomello e Badialetti, ma tentando nel contempo di giustificare le tue fotine messe ad mentulam facendo un po' di name-dropping.

Orbene sai che fo, intanto ti rispondo qui, sui tipi di un Giornale ben più antiquo e vetusto dell'ex filtro fotografico instagrammico, dove tu enumeri meno followers della mia prorompente amica in bikini Asia Gianese, ma comunque molto più di me, che per altro accetto solo amicizie personali, negozi di ricambisti di moto inglesi, profili di produttori di armi, modelline poco vestite e pornostar in costumi adamitici.

Sì insomma diciamolo pure, io sono il tuo classico nemico-tipo, te che sei un po' il vessillo del benpensante più o meno di sinistra italiota, che poi ora non si sa bene più neanche che roba sia, visto che un tempo eravate tutti pacifistoidi, e ora invece (anche giustamente e con mio sommo ed incontenibile stupore) siete diventati più interventisti dello Zelens'kyj e del vostro nuovo leader Sleepy Joe Rimbambiden.

Specifichiamo, per chi legga, che la sequenza di foto ad minchiam rappresentava lanci di missili (comunemente noti come del tipo "Katiuscia"), probabilmente da BM-21 "Grad" russi, seguiti da immagini di due obiettivi civili colpiti, molto difficilmente, anzi molto improbabilmente correlati a quel tipo di lanci multipli.

Orbene caro Savianello, te non sei nuovo ad accostamenti pressappochisti o a sparate propagandistiche semplicione; proprio in questi ultimi giorni ne abbiamo vista un'altra, particolarmente triste, riguardante un bambino. Eh sì, sei uno che 'ste piccole o grandi sciocchezzuole le fa, e però noi qui non te ne facciamo nemmeno una colpa poi eccessiva: il nozionismo, anzi la conoscenza delle materie militari, soprattutto correlate agli armamenti, è una cosetta piuttosto complicata che richiede studi approfonditi e parecchio aggiornamento costante. Chi non se ne occupi per mestiere o per passione (e te non rientri in nessuna delle due categorie) fa certamente parecchio fatica a districarsi fra roba che capisce poco o nulla. E son materie rognose dove a sbagliarsi è un attimo, Roberto, senti a me, che seguo sta roba da quando te giocavi coi tollini delle bibite esauste nei vicoli campani, mentre io già ero il fortunato possessore di storiche serie di soldatini, cannoni e veicoli militari in metallo pressofuso della serie inglese BRITAINS DEETAIL, tra cui il mitico Humber Scout Car con tanto di maresciallo Montgomery per guidare la mia Ottava armata di soldatini e mezzi AIRFIX, ATLANTIC E TAMIYA.

Per carità, lo dico subito, posso sempre sbagliarmi pur'io e nemmeno io sono più un sommo esperto di armi ed equipaggiamenti (lo fui, in alcuni settori, per un certo periodo, essendo figlio di un collezionista di armi, veicoli ed uniformi della seconda guerra mondiale), ma siccome per mestiere mi sono dovuto documentare (ed ho pure servito la Patria in uniforme, mi pare a differenza tua) forse so ancora distinguere un lancio di razzi multipli da colpi di artiglieria o da razzi singoli. Ma transeat.

Ovviamente la tua disfida non avrà, penso, mai seguito: te sei sommamente famoso ed io sommamente molto meno, né mi aspetterei mai un simile favore da parte tua, ovvero che te rischiassi davvero di essere smentito nelle tue affermazioni da parte un nome cotanto meno noto; i beau geste son cose cavalleresche che chi ormai si crede un guru molto raramente ha il fegato di tirar fuori dal cappello a cilindro.

Inoltre il pressappochista medio sa benissimo in cuor suo di esserlo, quindi prova terror panico nelle ordalie televisive e nei pubblici vis-à-vis. Infatti chi ti ha mai visto negli ultimi anni partecipare ad un TALK SHOW, se non sotto forma di intervista o di pulpito pseudopretesco? Fa un po' fifa eh? Anche qui, per carità, ognuno sfrutta la propria fortunata notorietà come meglio crede.

Io poi non ti conosco personalmente e anche se fo un po' fatica ad immaginarlo non metto pregiudizialmente in dubbio che tu abbia molti amici coi quali essere simpatico senza atteggiamenti da Mago Otelma.

Però quando ti ho sentito dire a proposito della ormai famigerata strage di Bucha (sullo svolgimento della quale qualche dubbio si può pure avere) che "chi ha dei dubbi è complice di Putin" (lo virgoletto perché il concetto espresso è esattamente questo), onestamente ho proprio disperato del fatto che il Mago Otelma non fosse il tuo massimo ispiratore, visto che queste sparate magniloquenti quanto farlocchissime sono armamentario, è il caso di dirlo, proprio di maghi e cartomanti. Sicuramente non di giornalisti, che di dubbi e di scoperte sempre nuove e contraddittorie campano, e sicuramente non di intellettuali di pregio, se non di metrapensé dello evo nostro, che è quello delle tette finte e dei labbroni a canotto, oltre che delle cazzate multiple a razzo.

Orbene caro Roberto Saviano, attendo i tuoi secondi col guanto di sfida per il duello, anche se il Codice d'Onore vieterebbe i duelli tra persone di status e di censo troppo diverso: i soldi e la fama da te troppo recentemente acquisiti non ti consentono un pari grado. Ma io sono un liberale progressista, e sono anche io come te dalla parte della Resistenza ucraina, quindi seppur io ti sia nemico su troppi argomenti su questo che è dirimente condivido (roba da pazzi) il tuo stesso fronte. E pure passata la Pasqua si confida sempre un po' nella resurrezione per lo meno dello spirito.

Resto comunque sempre stupefatto di come il conformismo abbia portato te ed i medi sinistrati d'Italia ad istupidirsi tanto da diventare prima aedi del globalismo più sfrenato inneggiando alla peggiore woke/cancel culture e alle migrazioni di massa, per poi diventare più liberisti dei bankers londinesi, più fanatici vaccinisti dei dirigenti della Pfizer ed oggi acritici plauditori del peggiore imperialismo yankee, che sì, sarà pure meglio dell'imperialismo ipertotalitario russo, che è tornato ad essere "l'impero del male" come diceva Ronald Reagan, peccato che nel frattempo l'America non sia più quella di Ronald Reagan, ma una sua versione degenerata, come in una storia finita male in un fumetto della MARVEL.

Ebbene caro Roberto Saviano, pur non confidando nelle disfide di Barletta, tramutatesi ai giorni nostri troppo abitualmente in disfide di burletta, io qui sto, anche dopo gli ovetti e i coniglietti pasqualini; hai visto mai.
Una volta a Pasqua si portavano pure i ramoscelli di ulivo come simbolo di pace: visto che per una volta siamo d'accordo che la pace non si può fare, come delirano i pacifistoidi, sulla pelle degli sconfitti disarmati, metti nello zaino un par di citazioni di Sun Tzu e vedremo chi la spunta.

Augurissimi dal tuo nemico Lapo Mazza Fontana.

Di Lapo Mazza Fontana

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