01 Marzo 2022
Doveva essere un atto di forza. E invece sta rischiando di diventare un atto di debolezza. La guerra in Ucraina (mentre sono in corso bombardamenti spaventosi a Kharkiv, qui il video), qui potrebbe rivelarsi un boomerang per Vladimir Putin, tutto fuorché quello che sperava il presidente russo dopo aver deciso di soggiogare il vicino sotto le sue zampe. Il malcontento nei suoi confronti cresce molto sul fronte interno. Dopo le manifestazioni di protesta dei giorni scorsi che hanno portato a migliaia di arresti, duemila solo nella giornata di domenica, diversi personaggi (soprattutto residenti all'estero, ovviamente) hanno preso le distanze dallo zar.
Ma non solo. Anche tra chi conta inizia a serpeggiare il malumore in modo sempre più evidente. Per esempio tra gli oligarchi, che vedono a rischio il loro ingente patrimonio. A spaventarli il tasso della Banca centrale balzato al 20%, coi mutui ipotecari salito al 15% e soprattutto il rublo in crollo totale. Dai bancomat russi sono stati prelevati trilioni di rubli in pochi giorni, ma scarseggiano dollari ed euro. E i russi sono nel panico.
Si sprecano lettere aperte e proteste esplicite, nonostante il rischio di finire in carcere per 15 anni o più. Anche Elvira Nabiullina, governatrice della banca centrale, sarebbe tutt'altro che entusiasta delle scelte di Putin che rischiano di distruggere l'economia russa in modo quasi irrimediabile. "Le condizioni dell’economia russa oggi sono cambiate drammaticamente", ha detto la governatrice della Banca di Russia.
E attenzione a quanto accade a livello politico. "Questa è una guerra di Putin e del suo ministero della Difesa. Il ministro degli Esteri Lavrov avrebbe preferito aspettare i negoziati. Non solo gli uomini del ministero di Lavrov, ma anche quelli degli spezsluzhby, i servizi segreti, che non si approcciano alla guerra con lo stesso entusiasmo del ministero della Difesa. Negli ultimi tempi, in Russia l'influenza della Difesa è cresciuta in maniera esponenziale: per Putin l'esercito ha ottenuto più successi nel risolvere questioni politiche degli altri ministeri. È successo con la Crimea, la Siria: ora vuole risolvere la questione Ucraina e Nato con metodi bellici”, ha detto al Fatto Quotidiano l'esperto di Servizi segreti russi, Andrey Soldatov.
Il panorama è quello di un Putin, sempre più isolato, che secondo la storica francese Hélène Carrère d'Encausse si è "silurato da solo". C'è chi inizia a pensare che un possibile golpe interno non sia fantascienza. Quantomeno a Londra. "Le sanzioni occidentali mirano a far cadere Putin" avrebbe detto ieri Boris Johnson, salvo poi una smentita, con l'affermazione che l’obiettivo è semplicemente "fermare la guerra".
Non tutti in Russia sono felici di Putin, per usare un eufemismo. Da qui a pensare che sia prossimo alla caduta ce ne passa parecchio, ma fino a qualche giorno fa il pensiero non sarebbe stato nemmeno ipotizzabile. Ora qualcuno si azzarda a formularlo.
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