01 Luglio 2021
Uncinetto (fonte: Pixabay)
Spunta l'ultima follia Lgbtq: genitori che comprano peni finti, ricamati all'uncinetto, per i propri figli. Lo scopo? Far capire ai bambini trans, in particolare alle femmine, cosa si prova ad avere una riproduzione del membro maschile tra le gambe. I peni in miniatura sono in vendita sul sito stitchbugstudio.com, il quale li produce con il poliestere e la lana. Scoppia però subito la polemica: anche i sostenitori del movimento Lgbtq parlano di esagerazione.
"In che mondo un genitore compra peni finti, lavorati all’uncinetto, per i propri bimbi in età prescolare?" si domanda in un articolo Debbie Hayton, insegnante transgender britannica. Anche per lei questa è una vera e propria follia, tipica "dell'attivismo trans radicale".
A ideare questi oggetti all'uncinetto è Bethany Ambron, che fa sapere che l’idea è nata quando ne stava cercando uno per sé. "Nell’ottobre 2019 volevo un modello per realizzare un soft packer per me stessa, dopo un’esperienza frustrante per il costo e il disagio arrecatomi delle opzioni in silicone" ha raccontato la Ambron. "Ho provato con i modelli gratuiti che ho trovato e ho pubblicato alcune foto in un grande gruppo di cucito LGBTQ+. Immediatamente due genitori mi hanno chiesto di farne uno per il loro bimbo".
"Poi - continua - dopo aver ascoltato una madre che stava piangendo con suo figlio, perché non sapeva cosa fare per alleviare la sua sofferenza per la disforia, e non essendoci opzioni disponibili per i bambini, ecco che ho realizzato i primissimi soft packers proprio per bambini di 10 e 6 anni". Da qui poi l'idea di fabbricarne in serie e venderli sul web.
Insomma, una vera esagerazione secondo molti e a confermarlo sono anche le persone transessuali stesse. Il mondo del mercato non poteva che approfittarsene: oltre a bamboline genderfluid e costumi da bagno per trans, ora arrivano anche i peni finti per bimbi fatti all'uncinetto.
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